ANNO 25 n° 89
Mago Cagliostro, udienza preliminare rinviata al 10 giugno
E' accusato di truffa aggravata ma stamattina nessuna delle parti offese era presente in aula e, soprattutto, nessuna di loro si è costituita parte civile
18/03/2013 - 12:45

VITERBO – Rinviata al 10 giugno l’udienza preliminare a carico di Enrico Guarrera, meglio conosciuto come mago Cagliostro, accusato di truffa aggravata. E’ stata accolta, infatti, dal gup Franca Marinelli la questione preliminare relativa alla nullità dell’avviso di fissazione dell’udienza sollevata dall’avvocato Giuseppe Picchiarelli, difensore di fiducia di Guarrera.

Il sedicente mago stamattina era presente in aula con la moglie, non c’era traccia, invece, delle quattro parti offese che non si sono neanche costituite parti civili. Stando ai capi d’accusa, il presunto mago, con “artifizi e raggiri”, avrebbe ingenerato nelle parti offese il timore di essere vittime di “energie negative” che solo lui era in grado di sconfiggere grazie a suoi poteri di sciamano, sviluppati dopo un lungo soggiorno in Kenya. Tre di loro, pertanto, una donna e due uomini, tra il 2009 e il 2010, secondo l’accusa, avrebbero sborsato oltre 4mila e 700 euro, qualcuno pagando la propria quota a rate, per far risolvere da Cagliostro i rispettivi problemi sentimentali. Il quarto, invece, si era rivolto a lui per porre rimedio alla sua vita “sfortunata”. Ma nessuna di queste persone ha mai querelato il mago.

Le indagini, infatti, sono scattate su impulso della polizia giudiziaria, a seguito di due articoli apparsi su quotidiani locali che riportavano la notizia di un procedimento a carico del presunto mago sempre per truffa ma svolto a Brindisi. Appurato poi che il mago operava anche in provincia di Viterbo, gli agenti della polizia giudiziaria hanno avviato le indagini, controllando anche i suoi movimenti bancari. Emersi dei versamenti periodici sul suo conto corrente e sulle sue poste pay, sono stati identificati e interrogati i presunti clienti del mago.

Paradossalmente, però, tutti hanno risposto di aver fatto volontariamente i versamenti e senza nessuna pressione da parte del mago e, soprattutto, di essere grati a Guarrera. La denuncia, quindi, non è partita da queste persone ma d’ufficio, così come prevede il reato di truffa aggravata, che ingenererebbe il timore di un pericolo immaginario.

L’udienza preliminare a carico del mago Cagliostro, comunque, è stata rinviata al 10 giugno, come stabilito stamattina dal gup Marinelli.

 

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