VITERBO - Inaspettata, imprevista e meritata doppia debacle per la formazione viterbese domenica sul campo amico. La prima partita ha visto gli uomini del presidente Rutili opposti alla Marconi Spoleto: indubbia la differenza in campo, con l’ottimo Pitcher avversario Degli Esposti che lasciava quasi a secco l’attacco casalingo, mentre Latilla dall’altra parte non riusciva a tenere a freno le legnate degli avversari.
Il risultato infatti non permette alibi: 14-3 per lo Spoleto.
Nel pomeriggio gli ospiti sono stati i ragazzi della Libertas Perugia; la formazione degli Old pressoché immutata (Vaglio ha rilevato il partente Latilla), il destino idem. Partenza in sordina con uno svantaggio di 5 punti, recuperati in parte durante il terzo inning; resa al quarto per un finale 10 a 4. Queste le cronache della prima parte della giornata, la comprensibile flessione agonistica dopo 19 gare stagionali.
L’apoteosi del batti e corri viterbese è esplosa a seguire. In serata festa di chiusura doveva essere e festa è stata. Atleti, parenti e amici hanno rivissuto al G. Massini un sogno lungo una stagione e gli accompagnatori della trasferta di Berlino hanno nuovamente dimostrato la loro vicinanza alla squadra.
C’erano davvero tutti: tanti e tanti amici a gioire per un sodalizio nato 15 anni fa per gioco e diventato una delle realtà più rappresentative in Italia e nel mondo dello sport viterbese. Assaporando la deliziosa pizza generosamente offerta dalla pizzeria Baldini, sempre vicina alle squadre del baseball di Viterbo, la serata si è conclusa in musica con le splendide canzoni eseguite dai Clarence.
Tanti sono i ringraziamenti, il nostro abbraccio contiene però ogni persona che ha contribuito alla favola Old Lions 2010: la dirigenza, gli allenatori, gli atleti e i tifosi. A tutti un arrivederci alla prossima stagione. La meravigliosa storia per grandi e piccini “Old Lions 2011” è già in preparazione, abili maestri ne stanno tessendo la trama. Scende ora il sipario, i Vecchi Leoni si vogliono godere il meritato letargo invernale.
