ANNO 25 n° 118
Inaugurati due campi da tennis in terra rossa
30/08/2010 - 10:26

ACQUAPENDENTE - Con il taglio del nastro delle 19.30, Comune di Acquapendente, Polisportiva Aquesio e Tennis Club Acquapendente inaugurano i due nuovi campi in terra rossa della Località Boario.

Gran cerimoniere del “protocollo ufficiale” il Parroco di Acquapendente Don Enrico Castauro: “Sono davvero emozionato - sottolinea - nell’immergermi in questo ruolo, soprattutto perché nutro stima ed amicizia per il Presidente Enrico Barberini in quanto è stato principale artefice nel costruire un vero e proprio “luogo di aggregazione” in grado di tener lontano i giovani dalle tentazioni negative della vita quotidiana e fornire spunti dinamici e attenti alla crescita del nostro piccolo centro”.

“Vorrei fare un calorosissimo benvenuto - sottolinea il Presidente Enrico Barberini - soprattutto a Pietro Parolin Arcivescovo della Diocesi di Acquapendente, che in coincidenza con la visita alla Sua Diocesi ha voluto prendere parte a questa cerimonia. Seppur il suo incarico di nunzio apostolico in Venezuela lo terrà lontano da Noi, spero che venga a trovarci spesso. Come regalo da parte di questo Circolo, sono lietissimo di donarle una scultura dell’artista aquesiano Piero Calami”.

“Mi allineo con il Presidente Barberini - sottolinea il Sindaco Alberto Bambini - nel ringraziare l’Arcivescovo dalla nostra Diocesi che ha voluto trascorrere quattro giorni ad Acquapendente con la giusta voglia e curiosità di conoscerla. Un pensiero speciale al locale Tennis Club ed alla Polisportiva Aquesio che ci hanno affiancato nel portare avanti il progetto di ideazione e costruzione di un nuovo polo sportivo, sicuramente unico nella direttiva stradale Siena-Viterbo che verrà terminato entro la fine dell’anno. Un polo che darà lustro al nostro paese, creerà nuovi luoghi di aggregazione e, soprattutto, posti di lavoro. Un ringraziamento speciale infine all’Ufficio Tecnico del Comune nella veste dell’Ingegner Friggi ed al professionista esterno Ingegner Pino Ciacci che quotidianamente hanno seguito con costanza i lavori e soprattutto alle numerose persone accorse a questa inaugurazione. Alle Associazioni di volontariato che con il motto “l’unione fa la forza” ci stanno dando un grosso contributo lavorando a fianco a fianco questo progetto. Credendo fortemente nel concetto che lo sport non sia un “qualcosa di minore”. Ma “sistema di divertimento e fortificazione fisica e mentale per tutti”.

“Fin dal primo momento che sono stato nominato Arcivescovo - sottolinea Pietro Paolin,  - mi sono indissolubilmente legato a questo territorio. Con deferenza ed amicizia. Spero di ritornare molte altre volte per confrontarmi con il primo cittadino, incontrare la cittadinanza, valorizzare concetti come parola, collaborazione, educazione. Tutto quanto implicato anche e soprattutto nello sport. A cui ne sono legati altri. Quali sacrificio e sana competizione”.

Toccante il finale con Paola Cesaroni, madre del tennista Federico Luzzi, scomparso nel 2008 per luecemia: “Grazie all’amicizia con Mirco Zucca - sottolinea -  ho potuto conoscere questa realtà sportiva aquesiana, che si è dimostrata immediatamente attenta a mantenere in vita il ricordo di un giovane atleta messosi in luce in Coppa Davis. Lavoreremo assieme fianco a fianco, per contribuire alla ricerca di fondi che possano aiutare i medici a trovare sempre più soluzioni per combattere una patologia che in questi ultimi anni devasta molti giovani”.

 




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