ANNO 25 n° 88
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E miracolo è stato
Messa a tappeto Poppea, i facchini hanno portato in trionfo Fiore del Cielo

Flavia Ludovisi

''Per Santa Rosa, fuori’''!

Sospiro di sollievo. Anzi, facciamo un paio.

E poi abbracci, lacrime di gioia e la grande festa.

Poppea a parte, anche quest’anno Fiore del Cielo è arrivata a largo Facchini di Santa Rosa e ora guarda i tetti della città di fronte alla basilica in onore della patrona. Viterbo ricorderà a lungo questo quarto e penultimo Trasporto della creatura di Arturo Vittori.

C’è da dire che mai frase fu più azzeccata di ''semo tutti de ‘n sentimento'' per questo Trasporto 2012. Tutti i viterbesi, infatti, piccoli e grandi, si sono svegliati il 3 mattina e si sono addormentati con gli stessi pensieri e sensazioni. Appena aperto gli occhi hanno visto il sole e ringraziato Santa Rosa; a pranzo, fino alla sera, hanno vissuto nell’incertezza: “Passerà o non passerà sta Machina”?, chiedevano tutti.

La pioggia ha iniziato a scendere lentamente verso le 14, puntuale come un orologio svizzero per il Giro delle sette chiese. Ma non ha fermato gli eroi vestiti di bianco e rosso, loro credono e hanno sempre creduto nel Miracolo di Santa Rosa. Quello che, alle 21 di svariati 3 settembre, spazza via tutte le nuvole nere e fa tornare il cielo stellato.

Tutto da copione, dicevamo. Striscioni, magliette realizzate ad hoc, commozione, fiato sospeso, applausi e calore. Questo è il 3 settembre. Da oltre 750 anni. Con il “Sollevate e fermi” della partenza a San Sisto, l’ultimo “Evviva Santa Rosa” di piazza del Teatro prima della salita e il finale, accorato, commosso “Per Santa Rosa, fuori” del capofacchino Sandro Rossi.

Evviva Santa Rosa! Evviva!

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