ANNO 25 n° 110
Bizzarri ricostruisce davanti al giudice
le minacce di morte ricevute on line
Seconda udienza dopo le ingiurie e gli attacchi subiti dalla consigliera nel 2013

VITERBO – Seconda udienza ieri al tribunale di Viterbo, davanti al giudice di pace, per la denuncia presentata dalla consigliera comunale del Partito democratico, Daniela Bizzarri, nei confronti di una donna, presunta autrice di alcune minacce di morte nei confronti dell'esponente politica viterbese.

 

I fatti risalgono a maggio del 2014, quando la Bizzarri aveva espresso delle opinioni via Facebook. Era il periodo in cui il Movimento 5 Stelle attaccava la presidente della Camera Laura Boldrini. La Bizzarri, sul social network, aveva sollecitato la parlamentare viterbese Donatella Ferrenti: ''Cara Donatella – aveva scritto – dovete mettere fine a questa vergogna. Come italiana mi sento offesa e disgustata da un comportamento che non ha precedenti nella storia''. A quel punto un altro utente aveva contattato la Bizzarri, chiedendole di rimuovere quel post. Al rifiuto della consigliera, prima gli insulti (anche triviali) poi la minaccia di morte: ''Se trovo dove abiti ti vengo a tagliare la gola''. Inevitabile la denuncia della Bizzarri, per ingiurie (accusa poi stralciata perché il reato è stato depenalizzato) e per minacce.

 

Dopo la prima udienza lo scorso settembre, oggi la seconda. In cui è stata la Bizzarri (che è assistita dall'avvocato Pierluigi Bianchi) a costituirsi parte civile e a dare la sua versione dei fatti, rispondendo alle domande del giudice e anche dell'avvocato dell'altra parte (Piccirillo). La consigliera ha sottolineato come quelle minacce l'avessero spaventata, perché mettevano a rischio sia la sua incolumità sia quella della sua famiglia. In passato la Bizzarri era stata contattata anche privatamente da una persona che non si è qualificata e che le chiedeva di rimettere la querela. Richiesta rispedita al mittente: la Bizzarri va avanti per una questione di principio e per la gravità delle accuse. E ricorda che un eventuale risarcimento sarà devoluto in beneficenza.

 

La prossima udienza è aggiornata al 23 settembre, quando verrà ascoltata la dirigente della Digos della Questura, Monia Morelli, visto che fu proprio la Digos a raccogliere la denuncia, documentata, della Bizzarri. Non è dato sapere se l'altra parte (che dovrebbe essere una donna di Sondrio, anche se non si è mai presentata in aula) verrà ascoltata. In caso negativo la sentenza potrebbe arrivare anche in tempi brevi.




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