ANNO 25 n° 117
''Viterbo? Non so cosa stia succedendo''
Il presidente nazionale del Pd, Orfini, confessa: ''Non ne so nulla''
07/01/2016 - 10:08

VITERBO – ''La crisi al Comune di Viterbo? Non ho idea di cosa stia succedendo lì''. Così risponde Matteo Orfini a Viterbonews24. Il presidente nazionale del Partito democratico, il deputato, quello che ha preso in mano la crisi dell'amministrazione comunale (ma di Roma, sindaco Ignazio Marino) ammette francamente di non essere al corrente delle ultime vicende accadute all'amministrazione comunale (di Viterbo, sindaco Leonardo Michelini).

 

Bene. Eppure qui ci avevano raccontato che le alte sfere del partito fossero (o sarebbero state) informare delle beghe tutte interne al Pd. Visto che comunque parliamo di un capoluogo di provincia, che tra l'altro è sempre stato governato dal centrodestra (almeno, nella seconda Repubblica) e che il centrosinistra era riuscito a conquistare due anni e mezzo fa con una vittoria clamorosa. E che comunque, se l'amministrazione dovesse cadere – come continuano a minacciare i sette consiglieri comunali ribelli del Pd – sarebbe uno bello smacco per l'immagine dei democratici. Specie conoscendo (per sentito dire, sia chiaro) quanto ci tiene il premier e segretario Renzi e quanto sia delicata la situazione nazionale alla vigilia delle elezioni amministrative di primavera.

 

Orfini, tuttavia, non sa nulla, premettendo ''di essere fuori fino a sabato''. Eppure appena lunedì – a sorpresa per qualcuno, non per tutti – sono arrivati in città il segretario regionale Melilli e il superdirigente Tramontana, ad ascoltare le ragioni dei sette consiglieri aventiniani e quelle dei cinque fioroniani. A breve, forse già oggi o domani, toccherà al segretario provinciale Egidi e a quello comunale Calcagnini andare a Roma per l'audizione. E Orfini non è il capo e fondatore di quella corrente nazionale dei Giovani turchi alla quale appartiene anche il deputato viterbese Mazzoli? Possibile che non gli abbiano detto ancora nulla del caso Viterbo? Possibile, leggendo il messaggio del presidente. Come dire: dai giovani turchi ai piccoli indiani.




Facebook Twitter Rss