ANNO 25 n° 115
Viterbesi a Parigi, ore di paura
Daniele, ingegnere: ''La polizia ci ha detto di rimanere in casa''
Una giovane coppia bloccata in albergo senza sapere cosa fare
14/11/2015 - 12:05

VITERBO – Siamo tutti parigini? Semmai, tutti abbiamo qualcuno che in queste ore si trova nella capitale francese, sotto attacco terroristico. Sette attentati da un lato all'altro della città, oltre cento morti, scene di terrore. I viterbesi nella ville lumiére non mancano.

 

C'è Daniele Zena, che a Parigi lavora e vive con la sua compagna. E' ingegnere, nella Tuscia ha lasciato la sua famiglia: 'Noi siamo nella parte sud della città, siamo lontani da ciò che è successo. Eravamo a cena al momento degli attentati e siamo tornati subito a casa – racconta via Whatsapp – La polizia comunque ha raccomandato di non uscire da casa, per non intralciare le operazioni e i soccorsi, certo, ma anche per evitare di trovarsi in mezzo a qualche altro problema. Un mio amico era allo stade de France, a vedere la partita, fortunatamente è riuscito a scappare. Aspettiamo che tutto passi'.

 

Una coppia di ventenni viterbesi è in vacanza. Hanno l'albergo vicino alla Gare de l'Est, doveva essere un finesettimana romantico. Si sono chiusi in camera. Hanno paura, non sanno cosa fare: la metropolitana è chiusa, per andare all'aeroporto bisognerebbe prendere il taxi, ma se ne trovano pochi. Si sono messi in contatto con Viterbo, con le loro famiglie. L'agenzia di viaggi che aveva organizzato la vacanza sta cercando di riportarli a casa. Sani e salvi.




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