ANNO 25 n° 114
Viaggio tra i negozi del Corso
Saracinesche abbassate e atmosfera pre-natalizia tiepida: ''Situazione è nera''
02/12/2015 - 10:21

VITERBO – Fare due passi al Corso Italia di questi tempi non è proprio un’esperienza piacevole. I negozi vuoti e la desolazione fra i vicoli sembrano preannunciare tutto fuorché un’aria pre natalizia. Come ormai da diversi anni, sembra che il centro abbia perso quell’appeal che tanto aveva sfoggiato in passato, soprattutto per i negozi d’abbigliamento. Purtroppo, basta fare una passeggiata a via Saffi per vedere quante sono le serrande tirate giù: lo spettacolo non è dei migliori.

 

Viterbonews24 ha intervistato alcuni dei commercianti dentro le mura riguardo le aspettative del Natale e future. Le notizie non sembrano buone. La maggior parte hanno troncato brevemente dicendo che ''la situazione è nera''. Altri invece si sono sbilanciati un po’ di più, sottolineando come effettivamente non tiri una buona aria.

 

Infine, alcuni hanno evidenziato come responsabile di questo fenomeno, uno spostamento di molti negozi verso la periferia (dove sono concentrati i centri commerciali più gettonati) che sta chiamando a sé molti venditori, sradicandoli dal centro. A dir di molti sembra che questo sia dovuto anche a una questione di comodità per i clienti, legato al parcheggio delle auto. Tuttavia, questo è solamente uno degli aspetti di questo fenomeno, dato che andare a fare shopping in centro ha sempre richiesto lasciare la macchina lontano e fare due passi.

 

Una tendenza inversa invece che si sta registrando riguarda l’apertura – o l’ampliamento dell’esercizio – di diversi lounge bar e caffetterie.. Negli ultimi giorni infatti, il centro ha visto l’apertura del Burbaca (burger bakery cafè) a piazza del Teatro, del Chipsland (patatineria) a via Saffi. Inoltre l’Antica Latteria di porta della Verità ha inaugurato la scorsa settimana una sala per la degustazione di tè, dolci e cioccolate.

 

Tutte attività legate alla ristorazione che puntano sulla qualità ma soprattutto su particolarità del prodotto (vedi la patata di Amsterdam, i caffè americani o la cioccolata d’antica ricetta). La sensazione è che da diverso tempo, il centro, a differenza di 30 0 40 anni fa quando la gente avrebbe fatto di tutto pur di comprarsi un capotto o un paio di pantaloni al Corso, oggi, non sia più visto come una zona in cui andare a fare shopping, ma come la parte della città in cui è più piacevole andare a rilassarsi, magari prendendosi uno snack tra un caffè e un altro.




Facebook Twitter Rss