ANNO 25 n° 116
Varato piano di controlli nei castagneti
Dalla conferenza dei servizi riunita ieri in Provincia, coinvolte le forze dell'ordine
28/06/2014 - 11:31

VITERBO - A parte qualche passaggio di latinorum alla Azzeccagarbugli, la conferenza dei servizi svolta ieri mattina a Palazzo Gentili, per pianificare i controlli sull'uso dissennato dei fitofarmaci nei castagneti e in agricoltura in generale, potrebbe rappresentare la fine dell'anarchia e del fai-da-te che dura da alcuni anni. Oddio, non è che siano state adottate decisioni storiche, tuttavia sono stati enunciati dei buoni propositi che già durante l'estate e, soprattutto, dall'anno prossimo dovrebbero essere in grado di ristabilire la legalità, finora sistematicamente violata nell'assoluta ignavia delle istituzioni. Quasi tutte.

Al summit hanno partecipato numerosi sindaci o i loro rappresentanti: da Aldo Maria Moneta, primo cittadino di Canepina che, d'intesa con i colleghi di Vallerano e Vignanello, ha richiesto la convocazione della conferenza dei servizi (in precedenza era stata sollecitata invano altre due volte dal suo predecessore Maurizio Palozzi) a quello di Corchiano Bengasi Battisti. Preseti anche i rappresentanti di altri municipi, tra cui Caprarola e Gallese.

Secondo quanto si è appreso (il documento ufficiale sugli indirizzi è ancora in via di preparazione), nel corso dell'incontro è stata dapprima fatta una panoramica delle norme vigenti in materia e, quindi, sulla loro attuazione. Il nodo più duro da sciogliere è stato quello dei controlli sistematici, finalizzati a verificare il rispetto delle leggi e a reprimere gli abusi, dei quali tutti si sono detti consapevoli.

E' ovvio che i singoli comuni, tramite la polizia locale, non sono in grado di presidiare i rispettivi territori, sia per carenza di organico che di competenze specifiche. Senza l'intervento della Polizia Provinciale, i carabinieri dei Nas, la Guardia Forestale, l'Arpa Lazio e la Asl, ogni tentativo di porre fine all'avvelenamento sistematico e continuativo dell'ambiente sarebbe una pia illusione.

Così come sarebbe ridicolo il ripetersi di quanto è accaduto l'anno scorso, allorché l'Arpa Lazio, a seguito della campagna di denuncia di ViterboNews24, eseguì alcuni controlli a campione, ma era ormai la fine di luglio e l'irrorazione dei castagneti con i fitofarmaci che hanno come principale componente l'arsenico, erano terminati da oltre un mese. Peggio che andar di notte o cercar Maria per Roma.

In definitiva, la conferenza dei servizi ha stabilito un doppio binario d'interventi: il primo, immediato, collegato all'emergenza ambientale in atto; l'altro, a lunga scadenza, che a partire dalla prossima stagione, dovrebbe prevedere controlli serrati e sistematici sull'uso e l'abuso dei fitosanitari.

All'incontro di oggi ne dovrebbe seguire un altro, probabilmente a metà della prossima settimana, con la presenza dei rappresentanti delle forze dell'ordine, allo scopo di passare dalla fase enunciativa a quella operativa.




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