ANNO 25 n° 117
''Vado avanti, voglio cambiare Viterbo''
Il sindaco Michelini: ''La mozione di sfiducia? Servirà a rafforzare la maggioranza''
17/10/2015 - 11:36

VITERBO - Leonardo Michelini va dritto per la sua strada e archivia la mozione di sfiducia come un qualcosa che fa parte del gioco delle parti. Non si mostra impensierito, guarda al futuro e rispolvera lo slogan che ha caratterizzato la propria campagna elettorale: ''Viterbo, un’impresa possibile''.

 

La situazione politica è quella che è, con una grande frammentazione di liste. Sia in maggioranza che all’opposizione. Ci tiene a sottolineare questo, anche se dichiara di non cercare alibi. Siamo andati a intervistarlo.

 

Il fatto politico nuovo è che c’è una mozione di sfiducia che la riguarda, che lettura fa?

 

''Premetto che non l’ho ancora letta. E’ un qualcosa che sta nel gioco delle parti. L’opposizione fa il suo ma non mi preoccupa. Forse pensavano che ieri non avremmo avuto i numeri e invece c’eravamo, chi non è potuto essere presente ha in questo momento problemi di salute. Problemi straordinari in maggioranza non ce ne sono, anzi un’azione come la mozione di sfiducia ci ricompatterà''.

 

Avete perso altri due pezzi, come ha vissuto questa cosa?

 

“Non avevano votato il bilancio, erano già fuori dalla maggioranza. Possiamo andare avanti ugualmente, lo dice la matematica”.

 

L’accusano di immobilismo, si sente un sindaco immobile?

 

“Credo che alla fine le cose vadano misurate in prospettiva. Viterbo sta cambiando volto, non è più la città di tre anni fa. Quando ho accetta la sfida della candidatura a primo cittadino l’ho fatto avendo ben chiaro in mente una direttrice: agire per fare le cose che altri non hanno fatto. Per me Viterbo è un’impresa possibile, una città che ha le qualità per andare oltre le mura e fare bene. Da imprenditore ho impostato la mia amministrazione cercando di portare un ragionamento di sistema, capace di dare frutti nel medio e lungo periodo. E’ vero che ci sono le buche, o magari qualche problema sul traffico. Ma è anche vero che le cose importanti sono altre, sono le prospettive che si intendono dare. Comunque daremo a breve risposte anche sull’ordinario, per esempio stiamo predisponendo un intervento serio per il rifacimento delle strade”.

 

E cosa state facendo per portare la città oltre le mura?

 

“All’inizio del mandato abbiamo impostato un lavoro che sta iniziando a dare i suoi frutti. Viterbo è oggi una città non più dimenticata ma sulla bocca di tutti. Penso all’importante operazione di presenza all’Expo, nessun comune d’Italia è stato presente quanto noi. Abbiamo portato diversi ambasciatori di Paesi stranieri in città e continueremo a farlo. La crescita dei dati turistici sembra darci ragione, si è registrato nell’ultimo anno un significativo aumento di presenze. Abbiamo messo in campo la sfida di cambiare e far cambiare ai viterbesi il modo di guardare al futuro. Se qualcuno pensa che questo non conti niente sbaglia. Sono in essere interventi importanti, che cambieranno Viterbo. Penso, per fare un esempio, all’infomobilità e agli interventi per diventare una smart city”.

 

Avete però problemi interni alla maggioranza seri, questo non rappresenta una minaccia per il continuo del mandato?

 

“Tutto questo per chi amministra si fa sentire, non esistono più i partiti e gli scenari politici di una volta. Da sindaco devo farci i conti, ma non ho in testa di mollare. L’obiettivo è continuare a lavorare per far diventare la città un punto di riferimento nel sociale, nell’economia, nel turismo, nella cultura”.




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