VITERBO - Otto pagine e mezzo di relazione, firmata dall’ingegnere Paolo Piciucchi, membro del Cda di Talete in quota Partito democratico. Otto pagine e mezzo da cui emerge un ritratto pesantissimo della società – la Talete appunto – che ha in mano la gestione dell’acqua nella Tuscia. E che ora dovrà essere riconvertita (probabilmente in un consorzio pubblico tra i comuni) per beneficiare della nuova legge regionale sull’acqua pubblica. La relazione è stata fornita ai partecipanti all’incontro del Partito democratico ieri mattina all’incubatore culturale di Valle Faul: appoggiata su ogni sedia prima dell’inizio, è stata poi ritirata “perché contiene degli errori”, almeno così hanno spiegato. Ma l’ingegnere poi ha letto tutto il testo nel corso del suo intervento.
La Talete sta male, molto male, e lo si capisce già dalle prime righe del report di Piciucchi: “Dopo essere entrato in Talete nella seconda metà del 2013 – scrive il professionista – ho iniziato ad approfondire le tematiche relative alla situazione economica e finanziaria, che dai primi colloqui informali era definita relativamente tranquilla. In realtà ho potuto appurare che la società presentava numerose criticità, alcune remote ed altre più recenti”.