ANNO 25 n° 117
Studenti ''mordi e fuggi'', Unitus ultima
nella classifica della dispersione
Solo il 70% delle matricole prosegue il secondo anno dell'Università
28/06/2014 - 11:24

di Alessandra Pinna

VITERBO – Sarà per la difficoltà di entrare in Atenei blasonati al primo colpo, o per la scelta non sempre ponderata di un corso di laurea, che l’Università della Tuscia, con il 70,5% di tasso di prosecuzione degli studi, si posiziona sull’ultimo gradino della classifica stilata dal Sole 24 Ore, che ha fatto un’analisi dei pregi e dei difetti degli atenei italiani statali.

Il tema è quello della ‘’dispersione’’, ovvero la percentuale di immatricolati del primo anno che poi si iscrivono anche al secondo anno nella stessa università, proseguendo gli studi nello stesso Ateneo. E Viterbo, in questo caso (l'unico a dire la verità nel giudizio comunque positivo della graduatoria del Sole24 ore), è messa male.

Secondo lo studio del quotidiano economico, gli immatricolati nell’anno accademico 2011-2012 sono stati 1582. Di questi, 467 (pari al 29%) hanno abbandonato allo scadere del primo anno attestando la percentuale di prosecuzione al 70,5%.

Nella classifica dei 61 Atenei l’Unitus si posiziona all’ultimo posto con un punteggio pari a zero, mentre sul podio troviamo il Politecnico di Milano con una percentuale di prosecuzione del 94% - qui la dispersione studentesca è limitata al 6% delle matricole - seguito da Venezia Iuav con il 93% e il politecnico di Torino che si attesta all’89,7%.

Come detto i fattori che pesano sulla dispersione sono essenzialmente due: la scelta sbagliata del corso di laurea e l’iscrizione ‘’tampone’’ degli studenti che non sono riusciti a passare il test d’ingresso in altri Atenei, scelgono di ''parcheggiarsi'' un anno a Viterbo, per poi prendere il volo verso altri lidi.

Quello evidenziato dallo studio del Sole 24 Ore, comunque, è in generale un ottimo risultato. Tenendo contro di tutti i fattori che hanno contribuito all’elaborazione della classifica, l’Università degli studi della Tuscia si è classificata al 18° posto su 61 Atenei, il primo nel Lazio ed il secondo, dopo quello di Firenze, nell'Italia centrale. ‘’E’ un risultato più che lusinghiero – aveva commentato il rettore Alessandro Ruggieri pochi giorni fa - che ci sprona a fare ancora meglio e a seguitare nella direzione già intrapresa migliorando tutto ciò che si può migliorare tenendo sempre conto degli obiettivi primari per un Ateneo come il nostro’’.




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