ANNO 25 n° 118
Stasera in scena Massimo Ranieri
Interpreterà ''Riccardo III'' di Shakespeare, appuntamento alle ore 21,15
27/07/2013 - 04:00

VITERBO - Massimo Ranieri è il protagonista (e regista) di Riccardo III in scena, stasera (ore 21,15), sabato 27 luglio, nell'incantevole scenario del teatro romano di Ferento per la stagione estiva con la direzione artistica di Patrizia Natale, inserita, quest'anno, nel cartellone di “Festival di Tuscia” approntato dalla Provincia di Viterbo. Le musiche originali sono composte da Ennio Morricone. Accanto a Ranieri sono in scena, tra gli altri, Paolo Lorimer, Carla Cassola, Margherita Di Rauso, Giulio Forges Davanzati e Federica Vincenti. Lo spettacolo ha appena debuttato all'Arena di Verona dove ha ottenuto applausi e consensi

La storia la scrivono i vincitori, e così Shakespeare quando nel suo progetto di raccontare due secoli di storia inglese attraverso il regno di una successione di sovrani (Riccardo II, Enrico IV, Enrico V, Enrico VI, Riccardo Ill) arrivò all'ultimo esponente della dinastia dei Plantageneti, descrisse l'ultimo di loro secondo l'ottica della nuova casa regnante, quella dei Tudor, i cui titoli alla successione non erano proprio inossidabili.

Ligio all'interpretazione ufficiale, Shakespeare fa di re Riccardo 111, semplicemente, un mostro. Ma poiché siamo a teatro, e un personaggio soltanto disgustoso sarebbe controproducente, ne fa allo stesso tempo un uomo dal fascino irresistibile e dall'energia travolgente. In un ambiente - quello delle alte sfere del potere - dove tutti sono corrotti, infidi e privi di scrupoli, Riccardo sa di essere molto più intelligente, più forte e più deciso di tutti.

Ma Shakespeare non sarebbe Shakespeare se il suo racconto fosse a senso unico. Mostrando il progresso inarrestabile di un dominatore - uno dei primi 'uomini che adorate odiare' - l'autore insinua anche il sospetto che costui non rappresenti la clamorosa eccezione - il Male che una volta eliminato non tornerà mai più - ma piuttosto l'esasperazione della regola.

Riccardo fa, cinicamente e direttamente, quello che al suo posto farebbero tutti gli altri personaggi, se possedessero la sua carica vitale, riuscendo a portare a termine i suoi progetti di potere.




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