ANNO 25 n° 111
Sono viterbesi i ''cervelli'' della banda
Arrestate due persone; una donna di 57 anni ai domiciliari
25/03/2015 - 12:06

VITERBO - Sono tre i gestori di Compro oro di Viterbo coinvolti nell’organizzazione dedita alla ricettazione e al riciclaggio di oggetti in argento e oro rubati, smantellata ieri dai carabinieri con 15 arresti. Si tratta di V.M., 45 anni, M.L. di 57 e di M.R.S., donna, sempre di 57 anni, l’unica finita agli arresti domiciliari perché, stando a quanto si è appreso, avrebbe svolto un ruolo più marginale nell’organizzazione. Gli alti due, invece, che da ieri si trovano in carcere insieme ad altre nove persone con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio, al commercio di oro senza autorizzazione e alla falsità in dichiarazioni fiscali, secondo gli inquirenti, sarebbero i capi della banda.

Tutti e tre italiani e residenti appunto a Viterbo, erano i referenti principali per la vendita dei preziosi precedentemente rubati negli appartamenti. Colpi messi a segno soprattutto nella Capitale ma anche nella Tuscia. Sono almeno quattro i negozi Compro Oro del capoluogo coinvolti nel traffico, ma i tre arrestati facevano tutti capo a uno di questi, la vera centrale operativa. Dopo aver acquistato i preziosi provento dei furti e soprattutto dopo averli ripuliti grazie alle false fatturazioni emesse da una società fantasma di Terni, facevano in modo che gli oggetti venissero trasportati in una fonderia di Arezzo dove prendevano poi la forma di lingotti e venivano rimessi sul mercato.

 

''I ricettatori erano organizzatissimi e agivano in modo scaltro – ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri Mauro Conte. Per trasportare gli enormi quantitativi di argento utilizzavano valigie o borse della spesa e durante gli spostamenti ricorrevano a vere e proprie staffette per evitare i posti di blocco''.

 

Viterbo era l’epicentro di tutta l’attività criminale. Secondo una prima stima, pare che nel giro di un anno (le indagini sono scattate a gennaio 2014, ndr) siano passate per il capoluogo più di 40 tonnellate d’argento per un giro d’affari di oltre 4 milioni di euro. Il materiale sequestrato in totale ammonta a 700 chili di argento e diversi chili di oro, tra posate, vasi e monete antiche, ma anche orologi Rolex, brillanti e reperti archeologici. Tutta roba che verrà presto catalogata e inserita sul portale istituzionale dell’Arma (www.carabinieri.it) nella sezione oggetti rinvenuti o posti sotto sequestro in modo che le vittime dei furti possano riconoscere gli oggetti trafugati dai loro appartamenti e rientrarne in possesso.




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