ANNO 25 n° 79
Si vende di tutto: biancheria intima, vocabolari e cerchioni per automobili
Ieri sono stati raccolti 3200 euro, si cerca di smaltire gli oggetti ingombranti
22/07/2014 - 17:58

di Domenico Savino

VITERBO – Il luogo è la sala degli Almadiani, una chiesa sconsacrata. Si vendono all'asta gli oggetti smarriti. Lo ha deciso il Comune di Viterbo che per la prima volta effettua l'asta. Si tratta di oggetti, alcuni antichi, altri di recente ritrovamento, mai reclamati dai proprietari nel corso degli anni. Infatti una volta che l'oggetto arriva all'ufficio economato resta a disposizione del legittimo proprietario per un anno, al termine del quale può diventare di proprietà del ritrovatore. Il ricavato dell'asta andrà in parte in beneficenza, in parte nelle casse del Comune. Si mette all'asta di tutto, borse, valigie, oggetti d'oro, robot da cucina, borse frigo, borsa con attrezzi, vocabolari, telecamere, oggetti high tech, un trolley, un casco. Il Comune ha ritenuto opportuno farsi affiancare da un istituto abilitato e con comprovata esperienza in tale ambito, individuato a seguito di apposita indagine sul territorio.

L'asta si è già svolta ieri e andrà avanti fino a domani, ogni mattina dalle 10 alle 12: c'è la battitrice d'asta e una gentile dirigente dell'ufficio economato. Oltre agli oggetti ci sono i veicoli: si va nel garage del sindaco e si trova di tutto dai motocilci della Piaggio alle biciclette, dalla Vespa al motorino ''Califfo'' e al ''Califfone''. Ieri sono stati raccolti 3200 euro, una buona cifra, questa mattina oltre 500 euro.

 

Ma conviene scendere nel dettaglio per capire come si svolgono le aste, chi vi partecipa, i curiosi che passano per caso e si vogliono informare. C'è meno gente rispetto alla mattinata precedente: alcuni arrivano per la prima volta, altri sono habituè. A sfornire una spiegazione è la dirigente dell'ufficio economato, Simonetta Pagliaccia: ''E' la prima volta che il Comune di Viterbo effettua un'asta pubblica per vendere gli oggetti smarriti. Riceviamo di tutto, sedie a rotelle, estintori, addirittura un paracadute. Le aste sono frequentate da collezionisti di oggetti antichi. Ieri la sala degli Almadiani era piena, oggi ci sono meno persone. L'obiettivo è vendere gli oggetti più ingombranti, abbiamo i magazzini pieni. E poi cercheremo di fare le aste ogni due anni in modo da smaltire tutti gli oggetti''.

Accanto a lei c'è Milena Cupaiolo, la battitrice che spiega le caratteristiche degli oggetti, o meglio i ''lotti'' - in gergo tecnico - da vendere: ogni lotto è associato ad un numero, si parla dell'oggetto, si indica la base d'asta e si parte.

Alcuni restano invenduti, per altri si scatena l'asta: ''Ieri – continua Simonetta Pagliaccia – abbiamo venduto due bustoni di biancheria intima a 110 euro, la base era 20 euro. E' stato venduto un I Pad a 90 euro, una cassetta con attrezzi a 30 euro, tre telai di motocicli a 360 euro e uno scatolone con libri e dizionari, anche il famoso Castiglioni e Mariotti, a 70 euro''.

Poi ci si sposta in un garage e i compratori aumentano: il ''Califfo'' grigio a 30 euro, il ''Califfone'' a 40, un ''Piaggio boxer'' arancio a 31 euro, una bicicletta rossa a 21 euro, una Vespa a 100 euro. La mattinata volge al termine: ancora un altro giorno per aggiudicarsi gli oggetti d'oro per i quali si pensa di abbassare la base d'asta: per i collezionisti un'occasione da non perdere.




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