ANNO 25 n° 109
Si cercano altre vittime della banda
Potrebbero essere molti più di cinque i colpi messi a segno dagli arrestati
26/03/2015 - 10:04

VITERBO - Cinque colpi accertati da cui hanno ricavato oltre 5mila euro tra contanti e prelievi al bancomat, ma è pressochè certo che potrebbero essere molti di più. Il modus operandi della famiglia specializzata in furti lampo, sgominata ieri all’alba in un blitz della squadra Mobile di Viterbo, infatti, è stato riscontrato dagli inquirenti in decine di altre denunce sporte da cittadini e da commercianti derubati.

 

Cinque gli episodi, si diceva, contestati ai sette indagati. Due furti di portafogli lasciati all’interno delle auto parcheggiate dai malcapitati per un bottino totale di oltre 2mila euro; un colpo di 400 euro messo a segno in un negozio del centro di Viterbo dopo aver abilmente distratto la commessa con chiacchiere e informazioni sulla merce e due prelievi da 750 euro ciascuno con le carte di credito trovate nelle borse.

 

''Bisogna partire dal presupposto che questa indagine è partita poco prima di Natale e si è conclusa ieri – ha spiegato il capo della Mobile Fabio Zampaglione – ma è verosimile pensare che i sette abbiano colpito molte più volte''. Le prove fotografiche e i filmati al vaglio degli inquirenti non lasciano dubbi sulla dinamica dei colpi: ''Agivano sempre a Viterbo città – continua Zampaglione -, seguivano le vittime dal momento in cui uscivano di casa per approfittare di un momento di distrazione e nei negozi si presentavano sempre in due o tre. Proprio per le numerose denunce arrivate in Questura, anche prima dell’inizio di questa indagine, il fenomeno è stato monitorato con attenzione. Cinque sono i furti accertati ma anche statisticamente è certo che gli stessi siano responsabili di molti altri colpi''.

 

Tanti altri furti potrebbero poi non esser stati denunciati. ''I componenti della banda, alcuni dei quali con gravi precedenti come rapine, lesioni e violenze sessuali, sono ormai conosciuti in città, e non solo alle forze dell’ordine. Si tratta di personaggi che incutono timore e le vittime, spaventate, non hanno trovato il coraggio di sporgere denuncia contro di loro''.

 

Il gip Francesco Rigato ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare, cinque in carcere e una ai domiciliari. All’appello manca solo un soggetto ancora da intercettare. Degli arrestati solo una donna, H.E., 31 anni, ha l’obbligo di dimora. Gli altri sono C.E., di 27 anni, A.D., di 36 e la sua compagna P.E., di 34, V.G. 37enne e la sua compagna D.E. 29enne. Sono accusati di furto aggravato e utilizzo fraudolento di bancomat e carte di credito in concorso.

 

La raccomandazione è quella di non abbassare mai la guardia e di prestare sempre la massima attenzione perchè ''come dimostrato, bastano pochi secondi di distrazione per cadere vittima di questi professionisti dei furti lampo'', ha concluso Zampaglione.




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