VITERBO - Una domus romana con muri affrescati e un mosaico sul pavimento. E pochi, metri più in là, una bottega artigiana. La duplice, straordinaria scoperta è avvenuta a Trevi e ha avuto tra i protagonisti gli studenti dell'Università della Tuscia, impegnati insieme ad altri colleghi negli scavi finanziati dal Comune.

Le operazioni in prossimità della chiesa di Santa Maria sono state avviate all'inizio dell'estate, grazie a un investimento di cinquemila euro e con la concessione del Mibac. Nel giro di poche settimane, ecco venire alla luce quello che, se le prime ipotesi saranno confermate, sarebbe il nucleo della città romana di Trevi.

A due metri di profondità è emersa una domus romana con mosaico pavimentale rosso, nero e bianco risalente al II e III D.C. e un muro affrescato con figurazioni naturalistiche. Una ventina di metri più in là è stata invece rinvenuta una bottega artigianale dove, sulla base della presenza di scorie, si ipotizza venissero riciclati vetro, marmo, rame e bronzo.

Una campagna di scavo che ha visto impegnati anche i ragazzi dell'Università della Tuscia e che, dato l'esito, ha già spinto il Comune di Trevi ad attivarsi per finanziarne una seconda, in un terreno di oltre 3.500 metri quadrati in prossimità di quello già ispezionato.