ANNO 25 n° 88
Riparte dalla sala del Conclave il giro delle sette chiese
09/08/2014 - 17:21

di Alessandra Pinna

VITERBO – Inizierà a Palazzo dei Papi e circa mezz'ora prima il tradizionale Giro della sette chiese che i facchini di Santa Rosa compiono poche ore prima del Trasporto della Macchina. Quest’anno l’appuntamento con le autorità civili e religiose si svolgerà nuovamente all’interno dell’aula del Conclave, lo scorso anno impraticabile perché utilizzata per l’allestimento di una mostra.

Nell’edizione 2013, infatti, i facchini di Santa Rosa partirono dal Teatro San Leonardo di via Cavour e fecero la prima tappa a Sant’Angelo in Spatha, la chiesa che chiude uno dei due lati di piazza del Comune, proprio davanti all’arco di via Ascenzi.

L’aula del Conclave, che vide l’elezione di Tebaldo Visconti alla carica di Pontefice col nome di Gregorio X, era stata scelta dal Sodalizio come ritrovo già nel 2011. Ecco allora che, il primo pomeriggio del prossimo tre settembre, la formazione che trasporterà Fiore del Cielo ripercorrerà quel tragitto, quest’anno anticipato di mezz’ora – alle 13,30 - per via del passaggio in via Marconi e la girata in piazza della Repubblica che verranno effettuate per festeggiare la nomina del Trasporto a patrimonio immateriale dell’Unesco.

Dopo la benedizione e i saluti inizierà il giro: prima tappa a Santa Giacinta Marescotti, dove i facchini prenderanno la tradizionale foglia con la spina a ricordo di quelle di pungitopo, pianta con la quale Giacinta di flagellava. La formazione arriverà poi nelle chiesa di Santa Maria Nuova e Sant’Angelo in Spatha. Quindi la sosta e la foto di rito accanto al monumento del facchino in piazza della Repubblica per poi ripartire verso il monumento del Milite ignoto del Sacrario. Altra tappa nella chiesa della Trinità per intonare ‘’Mira il tuo popolo’’ e poi via verso San Francesco e Santa Rosa. I facchini poi prenderanno via Mazzini fino ad arrivare alla chiesa dei Cappuccini, dove si ristoreranno in compagnia di amici e familiari prima del ‘’Sollevate e fermi’’.

 

 




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