ANNO 25 n° 79
Michelini: ''Chiudere presto la verifica''
''Resta ancora da risolvere il problema politico con il capogruppo Serra''
Il Pd conferma le richieste: riduzione degli assessori da 9 a 7 e via gli esterni
18/05/2015 - 12:49

VITERBO - Resta il nodo Serra da sbrogliare. Al termine degli incontri con le due delegazioni (quella ufficiale del Pd, ieri, e quella con la galassia delle liste civiche, sabato), il sindaco Leonardo Michelini ha quasi tutte le carte in mano per chiudere al più presto la verifica. Il bilancio lo fa proprio il primo cittadino. 'La mia prima sensazione - certifica - è che posso registrare un clima decisamente più sereno. Negli ultimi giorni, avevo dovuto registrare una certa radicalizzazione delle posizioni e anche un po' di strumentalizzazioni. Il confronto aperto e costruttivo ha invece fatto decantare la situazione'.

Insomma, c'è più fiducia?

''Quella non è mai mancata, dico la verità. Ma manca ancora qualche passaggio''.

Si riferisce al capogruppo Serra?

''I rapporti personali non si sono mai incrinati. Ieri con una telefonata mi aveva preannunciato la sua assenza all'incontro con la delegazione del Pd. Tocca a me affrontare la questione e risolverla''.

E come?

''Vedremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni quando sarà possibile convocare una riunione dell'intero gruppo del Partito democratico. Sarà quella la sede per parlare e per confrontarsi''.

Non c'è molto tempo prima del consiglio comunale di martedì dove si approva il bilancio consuntivo del 2014.

''Io non carico di particolari significati quell'appuntamento. Se vogliamo, è un voto di natura tecnica, che sancisce ciò che è stato fatto nel corso dell'anno scorso''.

Non teme imboscate, quindi?

''Assolutamente no. Sarebbe piuttosto strano che si voti no perché significherebbe contraddire tutti i voti dati nel corso del 2014''.

Torniamo al tema Serra.

''Non è il caso di personalizzare troppo. Esiste un problema politico, è evidente. Lo affronteremo in serenità e da parte mia utilizzerò ancora di più il mio ruolo di terzietà che deve tener conto delle esigenze di tutti''.

Qualche consigliere (Insogna e Moltoni) la accusa di non volerli incontrare.

''La mia disponibilità all'ascolto e al dialogo è costante. Per usare un'espressione un po' abusata, ripeto che la mia porta è sempre aperta. In primis per i consiglieri''.

Si improvvisi veggente e predica il futuro.

''Questo non rientra nelle mie possibilità... Penso che il momento della verifica non debba prolungarsi ulteriormente e che questa fase debba e possa chiudersi con un rinnovato e più incisivo slancio. Perché la politica è una cosa e l'amministrazione è un'altra''.

Intanto la delegazione Pd ha ribadito al sindaco la richiesta di ridurre il numero degli assessori (da 9 a 7) e di eliminare tutti gli esterni, cioè Delli Iaconi, Barelli e Vannini. Se ciò si verificasse, la giunta comunale scenderebbe a 5 componenti (Ciambella, Saraconi, Ricci, Zucchi e Valeri; Fersini si è già dimesso). E con Zucchi e Valeri date in uscita, il numero di assessori calerebbe ulteriormente a 3. Il che comporterebbe un rinnovamento radicale: difficile che possa concretizzarsi questa ipotesi estrema. Più probabile un rimescolamento più contenuto, con l'ingresso di uno o due nuovi assessori al massimo. In questo caso, in pole Troncarelli e Quintarelli, con chances anche per Mongiardo e Minchella. Degli esterni, i più sicuri della conferma sembrano Barelli e Vannini; fra gli interni, nessun problema dovrebbero avere Ricci, Ciambella e Saraconi. E quindi si arriva esattamente ai due nuovi assessori. E se Delli Iaconi resterà al suo posto, la verifica si chiuderebbe con la riduzione del numero complessivo e con la sostituzione di Fersini, Si vedrà a giro di posta abbastanza stretto.




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