ANNO 25 n° 117
Mecarini: ''Cerchiamo un'altra sede''
Il presidente conferma le voci del trasferimento anche per esigenze di spazio e annuncia: ''Da quest'anno cravatte nuove ma solo per i facchini, nessun altro''
22/02/2015 - 13:29

di Flavia Ludovisi

VITERBO - Come anticipato qualche giorno fa, la sede e il museo del Sodalizio presto potrebbero essere trasferiti dagli attuali locali di piazza San Pellegrino. A confermarlo è lo stesso presidente dei facchini Massimo Mecarini: ''L’idea c’è e ci stiamo lavorando, ma siamo ancora nella fase progettuale''. L’esigenza principale è quella di poter più spazio a disposizione, per collocare all’interno del museo non solo il materiale già presente ma anche altro. Potrebbe essere l’occasione giusta per creare finalmente una mostra permanente delle Macchine passate, per esempio.

 

''La sede attuale è troppo piccola – continua Mecarini – e poco pratica perché su due livelli. I turisti, specie se in gruppo, sono sacrificati''. Ancora top secret, però, la o le location dove trasferire il tutto.

 

Va precisato che i locali di piazza San Pellegrino appartengono al Comune e sono in uso al Sodalizio in virtù di una convenzione la cui proroga scade tra l’altro il prossimo 28 febbraio. Una considerazione non di poco peso stante i rapporti tesi, anzi tesissimi, tra l’ente e i facchini di Santa Rosa e il trasferimento di sede e museo segnerebbe un’altra rottura profonda, l’ennesima oramai. Come la decisione unanime dei facchini di non prendere parte all’inaugurazione di venerdì scorso della mostra dei bozzetti e dei progetti delle Macchine agli Almadiani. Un’assenza pesante, ''una festa a metà'', ha commentato il presidente.

 

Intanto il tre settembre si fa sempre più vicino e Mecarini anticipa una novità. Avete presente le cravatte Regimental con i colori di Viterbo che fanno parte della divisa istituzionale dei facchini ma che durante la festa in onore di Santa Rosa indossano anche politici, politicanti e amici di? Ecco, da quest’anno si cambia. ''Ci pensiamo già da qualche anno – aggiunge Mecarini -, è arrivato il momento di dare la cravatta solo a chi se lo merita, facchini e addetti, nessun altro. E stiamo mettendo a punto anche un foulard per le donne. Per ora lo indosserà l’unica signora in formazione (il medico Laura Belardinelli, ndr) ma non è escluso che potremmo venderle per esempio alle compagne dei facchini''.




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