ANNO 25 n° 117
La figlia Nicole: ''Non capisco perché
vi ostinate a scrivere di questa storia''
La polizia ha rintracciato il pescatore che ha parlato per ultimo con Cipolloni
''E' partito in barca per un'isola, glielo avevo sconsigliato, il mare era agitato'
22/07/2015 - 10:29

VITERBO – ''Non intendo rilasciare alcuna dichiarazione. Non capisco perché continuiate a scrivere di questa faccenda''. Così Nicole Cipolloni, figlia di Gianfranco, l’uomo di settantaquattro anni disperso nell’arcipelago del Borneo ormai da quindici giorni. Alla domanda se sia stata recentemente contattata dal ministero degli Esteri e sa abbia ricevuto notizie sulle ricerche del padre, la giovane risponde: ''La sto salutando. Non ho nulla da dire''. E chiude il telefonino.

 

Tra Cipolloni e la figlia i rapporti sono stati sempre tesi e spesso inesistenti. Dopo una parentesi di pacificazione, subito dopo il matrimonio di Nicole, si sono di nuovo interrotti. Definitivamente.

 

Secondo quanto si è appreso in ambienti vicini alla famiglia, però, qualche novità ci sarebbe. Qualche giorno fa, le forze dell’ordine del Borneo avrebbero individuato l’ultima persona ha parlato con Cipolloni. Si tratta di un pescatore che risiede nell’isola in cui il 74enne viterbese aveva prenotato una camera d’albergo.

 

L’anziano avrebbe dichiarato alla polizia locale di aver visto Cipolloni mentre si accingeva, con una piccola imbarcazione, a raggiungere un’isola particolarmente impervia e pericolosa. Avrebbe aggiunto di averlo avvicinato per consigliargli di non partire, anche perché il mare, quella mattina, era agitato. Ma Cipolloni, stando al racconto del pescatore, non avrebbe desistito e una volta spinta l’imbarcazione in mare, sarebbe partito. Da quel momento nessuno l’ha più visto o sentito.

 

Cipolloni, con tutta probabilità, riteneva di ritornare in albergo nel giro di poche ore o, comunque, nella stessa giornata. Per questo motivo aveva lasciato nella camera d’albergo il telefonino cellulare, tutti i suoi oggetti personali e i medicinali di cui faceva uso per tenere sotto controllo la cardiopatia di cui soffriva da alcuni anni.

 

Stando alle voci raccolte nel giro degli amici di Cipolloni, sembra che le forze dell’ordine locali abbiano ispezionato a lungo, anche con l’ausilio di cani, l’isolotto in cui si sarebbe recato, ma non avrebbero trovato alcuna traccia. Tanto che qualcuno avrebbe ipotizzato un incidente durante il breve tragitto in mare.

 

Infine, le autorità diplomatiche della Malesia avrebbero comunicato all’ambasciata italiana a Kuala Lumpur che nel giro di pochi giorni, se non dovessero esserci novità significative, le ricerche sarebbero sospese.




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