ANNO 25 n° 111
La festa patronale finisce a calci e pugni
Maxi rissa durante uno spettacolo nella piazza principale di Civita Castellana
17/09/2015 - 11:04

CIVITA CASTELLANA - Sono cominciati male, malissimo, i festeggiamenti in onore di San Marciano: la sera del 15 settembre, mentre in piazza Matteotti, sotto il Municipio, era in corso il primo spettacolo in programma, “Star per una notte”, è scoppiata una maxi rissa.

 

I contorni della vicenda sono ancora oscuri, di certo c’è solo che una persona è finita al pronto soccorso dell’ospedale Andosilla, e che i carabinieri avrebbero identificato un paio di protagonisti della scazzottata. Stando una voce raccolta sul posto che non ha trovato riscontri ufficiali, uno dei due sarebbe stato sottoposto a fermo.

 

I fatti: durante il concerto, alcuni spettatori, probabilmente per futili motivi, hanno iniziato a discutere sempre più animatamente. Poi uno spintone e il parapiglia. Pugni, calci e, secondo quanto hanno scrivono alcuni testimoni su Facebook, sarebbe spuntata anche qualche spranga.

 

I contendenti, si sono inseguiti tra la folla, creando il panico e un fuggi fuggi. Sempre secondo quanto riportato sui social, tra i litiganti ci avrebbero rimesso delle persone che stava ammirando le esibizioni sul palco, che sarebbero state colpite da fendenti, spintoni e qualche schiaffone.

 

Dopo qualche minuto, tutti i partecipanti alla maxi rissa si sono dileguati, tranne uno che è rimasto stesso a terra, privo di sensi. E’ stato trasportato al vicino ospedale Andosilla a bordo di un’ambulanza del 118. I carabinieri lo avrebbero identificato: sarebbe un immigrato, probabilmente romeno.

 

Il giorno dopo, i civitonici hanno dato sfogo sui social network alla loro indignazione per l’accaduto. Alcuni hanno chiamato in causa in sindaco Gianluca Angelelli, lamentando l’assenza della polizia locale in piazza durante lo spettacolo.

 

Il sindaco ha replicato: “Quanto accaduto ieri sera a Piazza Matteotti, vale a dire la rissa-aggressione, è un fatto grave su cui sento il dovere di intervenire. Aldilà del fatto inqualificabile in sé, della violenza sempre da condannare, dell'ignoranza bruta di alcuni singoli che devono rispondere personalmente per quello che hanno fatto - e mi auguro saranno chiamati a farlo poiché mi dicono essere stati riconosciuti”.

 

Il sindaco ha poi invitato i presenti a collaborare per la l’identificazione, “anche segnalandomi privatamente i loro nomi” e ha annunciato: “Venerdì, o al massimo la settimana prossima, adotteremo un piano di videosorveglianza della città, con telecamere fisse e, credo, anche mobili da spostare volta per volta (da posizionare per esempio nei luoghi di abbandono rifiuti).

 

Per evitare fatti come quello di ieri sera – ha concluso - posizioneremo dunque le telecamere in tutta la città, ma anche una in ogni entrata, affinché sia identificabile dalle forze dell’ordine, in caso di necessità, chiunque entri”.

 

Dopo Viterbo, al centro di una serie di inquitanti episodi durante e dopo il trasporto della Macchina di santa, il 3 settembre scorso, è stata la volta di Civita Castella ad essere scossa dalla violenza di piazza. Anche in questo caso durante una festa patronale.




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