ANNO 25 n° 118
''La città cambia: il merito è nostro''
Prove tecniche di dialogo tra le anime del centrodestra che sfida la giunta Michelini
31/05/2014 - 13:45

di Domenico Savino

VITERBO - Tutti insieme un'altra volta. Marini, Fusco, Buzzi, Ubertini: sembra essere tornati indietro di un anno quando Viterbo era amministrata dal centrodestra. E invece i quattro sono all'opposizione: tuttavia parlano di progetti e opere di cui si prendono la paternità. Prove tecniche di dialogo a livello locale tra le varie anime del centrodestra: Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia (manca Sabatini del Nuovo Centro Destra per un impegno personale) lanciano la sfida all’attuale amministrazione comunale. L’occasione è propizia: la città cambia grazie ai progetti Plus.

Il primo effetto è il rifacimento di via Genova con tanto di inaugurazione. Da un lato c’è la sfida, dall’altro la preoccupazione che non tutti i progetti vengano portati a termine: la linea di confine è giugno 2015, fra un anno le opere devono essere tutte messe a collaudo e rendicontate. Il timore dei quattro è che i fondi non verranno erogati qualora i lavori non siamo portati a termine.

E allora l’unione fa la forza. Da martedì la città sarà tappezzata di manifesti 12x3 in cui a caratteri cubitali è scritto. ''Grazie alle nostre idee a i nostri progetti cambia il volto di Viterbo''. La vecchia amministrazione si compatta: ''Viterbo deve essere riconoscente all’amministrazione Marini – dicono in coro Ubertini, Buzzi e Fusco -. Non si tratta di una rivendicazione, ma bisogna prendere atto che il volto di questa città sta cambiando grazie alle opere e ai progetti mesi in campo dall’amministrazione guidata dal centrodestra. E invece notiamo una certa diffidenza nell’ammetterlo, una mancanza di attenzione: vogliamo sensibilizzare i cittadini dal momento che sono state realizzate una serie di opere per le quali l’attuale amministrazione non ha dato alcun riscontro''.

L’elenco è pronto: ''Il rifacimento di piazza Buratti a San Martino al Cimino, i lavori a viale Trento e poi tutta una serie di opere come il parcheggi di valle Faul, il recupero del Palazzo di Vico, gli ascensori da Valle Faul al centro storico e l’urban center espositivo del Sacrario. Si tratta di progetti finanziati dall’Unione Europea e la paternità è della passata amministrazione''.

 

Tocca a Giulio Marini chiudere il cerchio. Prima ammette il gap comunicativo: ''I nostri concittadini non hanno ben capito cosa stava accadendo e cosa stavamo facendo per la città. Per questo faccio mea culpa perché avremmo dovuto spiegarci meglio, non abbiamo avuto la forza per arrivare alla gente''. Poi passa all’attacco: ''Ciò che è importante è il risultato – spiega Marini - cioè investire sulla città. Abbiamo fatto una scelta chiara, abbiamo puntato sul centro storico tanto che i progetti del Plus si chiamano “Viterbo, il futuro al centro”, quindi al centro di Viterbo, nel cuore della città di cui tanto si parla e mi riferisco alla visita del ministro Franceschini''.

Marini teme che non si faccia in tempo: ''Noto che su questi argomenti non si ponga la giusta attenzione e noi vogliamo lanciare una sfida: totalizzare di più di ciò che abbiamo avuto noi. Vogliamo vedere se viene premiata la progettualità e se le opere porteranno redditività. Noi lo abbiamo fatto, e gli altri?''. Poi l’ex sindaco punta il dito su alcuni progetti: ''L’attuale amministrazione definanzia la riqualificazione dell’ex tribunale per portarci gli uffici dell’anagrafe. E non credo che i fondi bastino, perciò si rischia solo una grande incompiuta. Poi l’attenzione deve essere alta sull’ascensore che è l’opera del Plus più delicata''.




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