ANNO 25 n° 115
Il rompicapo del bilancio 2015
Difficoltà a Viterbo come in 8mila comuni, incerto il rinvio a settembre
19/07/2015 - 10:56

VITERBO – Il bilancio di previsione 2015 rischia di passare alla storia come il più tormentato degli ultimi anni. La scadenza fissata rimane il 31 luglio e le speranze di un’ulteriore proroga a fine settembre scemano di ora in ora.

 

Così l’amministrazione Michelini si sta attrezzando per rispettare la prima scadenza. La prossima settimana il documento, con ogni probabilità, sarà presentato e discusso in giunta. Una volta incassato in questa sede l’ok andrà nell’apposita commissione e infine la capigruppo lo metterà all’ordine del giorno dei prossimi consigli. Per rispettare la norma non occorre discuterlo entro il 31 luglio, è infatti sufficiente inserirlo all’ordine del giorno della discussione per quella data.

 

Il morale è però basso e Viterbo, come tante altri comuni italiani, non si trova certo in una condizione brillante. Sono circa 8mila le città che non riescono a far quadrare i conti, soprattutto a causa dell’incertezza del decreto per gli enti locali ancora da convertire in legge.

 

Nei giorni scorsi il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, ha lanciato un allarme e un invito a Renzi: ''Il Governo chiarisca entro i prossimi 10 giorni cosa intenda fare per far quadrare i nostri conti, oppure i sindaci dei comuni più grandi saranno costretti a forme civili di protesta istituzionale non escludendo la strada del commissariamento ad acta, in almeno la metà dei comuni italiani, per impossibilità di chiusura dei bilanci stessi''.

 

''Procederemo nelle prossime ore - aggiunge Ottaviani - a formalizzare la proposta di un bilancio tecnico provvisorio, in attesa della indispensabile proroga e degli ancor più necessari trasferimenti statali che dovranno essere comunicati prima del 31 luglio, altrimenti il Ministero dell'Interno (e dunque il Governo) esaurirà in una sola giornata la lista degli idonei a ricoprire l'incarico di Commissario ad acta per l'approvazione dei bilanci degli 8.300 comuni italiani''.

 

Secondo il sindaco di Frosinone 'altre città come Napoli e Catania, che hanno scelto, come Frosinone, insieme ad altri 80 comuni italiani, il ripianamento decennale dei debiti, non hanno predisposto neppure la bozza di bilancio, preferendo far finta che il problema possa essere risolto fuori tempo massimo. Nel Lazio, Viterbo e Rieti si trovano nelle stesse condizioni di criticità, per cui si avverte la sensazione di estrema solitudine istituzionale'.

 

Un grido d’allarme che fotografa a pieno la situazione attuale. Nella città dei papi le cose poi sono ulteriormente complicate dal piano economico e finanziario sui rifiuti presentato da Viterbo Ambiente. Un piano su cui c’è un’inchiesta in corso. Intanto per inizio settimana è attesa a Palazzo dei Priori la relazione tecnica di De Paolis, consulente sul bilancio nominato dal sindaco Michelini.




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