ANNO 25 n° 115
Il gip conferma gli arresti domiciliari
Il difensore del carabiniere presenterà ricorso al tribunale del riesame
06/08/2015 - 08:54

CASTIGLIONE IN TEVERINA – Rimane agli arresti domiciliari il brigadiere dell’Arma accusato di violenza sessuale ai danni di un giovane di venti anni e di altri gravi reati. Il gip Francesco Rigato ha rigettato la richiesta di revoca della custodia cautelare e l’applicazione di una misura più lieve, presentata dal difensore del militare al termine dell’interrogatorio di garanzia svolto l’altro ieri.

 

L’avvocato Angelo di Silvio, non appena gli è stato notificato il diniego del gip, ha deciso di presentare ricorso al tribunale del Riesame. Ad avviso del legale le accuse contestate al brigadiere mentre era in servizio nella stazione di Castiglione in Teverina sarebbero assolutamente insussistenti e l’applicazione degli arresti domiciliari, un provvedimento eccessivamente afflittivo.

 

Oltre che di violenza sessuale, il carabiniere è accusato di stalking, abuso d’ufficio, minacce, rivelazione di segreti istruttori e, per ultimo, detenzione illegale di armi da guerra. Nella sua abitazione, durante la perquisizione compiuta il giorno dell’arresto, sono state trovate delle munizioni da pistola non denunciate.

 

Il militare, secondo quanto si è appreso, sarebbe già stato sospeso dal servizio, come prevede il regolamento dell’Arma. Potrà essere riammesso al termine del processo se sarà assolto.

 

Il brigadiere, divorziato, attualmente convivente con una compagna, è stato denunciato da un giovane 20enne, che sostiene di aver subito violenze sessuali per quatto anni. Il militare, per costringerlo a cedere alle sue attenzioni avrebbe usato ogni mezzo, compresi la persecuzione, convocazioni pretestuose in caserma, minacce.

 

Tutte accuse che il carabiniere, davanti al gip, ha respinto con decisione, fornendo, ad avviso del suo difensore, risposte convincenti su ogni fatto contestato. Ora saranno i giudici del Riesame a stabilire se le motivazioni degli arresti domiciliari siano fondate e sufficienti a giustificare il provvedimento.




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