ANNO 25 n° 117
''Il Comune diventerà una casa di vetro''
Dopo l'affaire rifiuti, Michelini vuole una rivoluzione all’insegna della trasparenza
07/06/2015 - 11:00

VITERBO – ''Stiamo vivendo un’esperienza di grande sofferenza e proprio per questo abbiamo intenzione di reagire con un colpo di reni e fare del Comune di Viterbo un modello di trasparenza'', con queste parole il sindaco Michelini ha aperto la conferenza stampa tenuta nella tarda mattina di ieri. Al centro otto decisioni prese dalla giunta per cambiare aria e dare un segnale ai cittadini. Decisioni che tracciano una rivoluzione sul sistema di affidamento e controllo degli appalti.

 

L’inchiesta ''Vento di Maestrale'' ha aperto infatti uno scenario problematico e gettato discredito su quanto avvenuto a Palazzo dei Priori. Il quadro è ancora in via di sviluppo, sono in corso gli interrogatori e non è chiaro ancora cosa sia realmente accaduto. A stabilirlo dovranno essere, a tempo debito, i giudici. Ma l’amministrazione Michelini ha deciso di fare il suo, per dare un segnale forte e chiaro e ha deciso di mettere in atto una serie di manovre volte a sgomberare il campo a dubbi e a creare aree poco chiare all’interno dell’amministrazione.

 

Ribadito, dalla giunta e dal sindaco, un concetto centrale: ''Il Comune, in tutta questa vicenda, è parte lesa''. Per questo è stato deciso di conferire all’avvocato romano Francesco Minacci l’incarico di rappresentare le ragioni di Palazzo dei Priori nelle sedi penali, civile e contabili in merito alla vicenda rifiuti. Al tempo stesso si è deciso di introdurre la figura del tecnico Giampaolo De Paulis per supportare il sindaco e il vicesindaco nella predisposizione del bilancio di previsione 2015. Questo a fronte del fatto che il ragioniere capo Stefano Quintarelli, rimosso dal settore Tributi ma non dal resto, è comunque un indagato a piede libero. La messa in campo del consulente rappresenta dunque un’ulteriore tutela. Fino a qui le azioni stabilite per far fronte all’emergenza.

 

Poi una serie di misure di sistema per fare del Comune ''la casa della trasparenza''. Significativa la decisione di dare incarico al segretario generale Francesca Vichi di inviare tutti gli atti inerenti agli appalti di rilievo, in primis igiene urbana (valore 50 milioni di euro) e illuminazione pubblica (25 milioni di euro) all’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione), guidata dal magistrato Cantone, perché espleti tutte le valutazioni e indichi eventuali provvedimenti. E sempre il segretario generale viene chiamato a vigilare in tutti i settori sul rispetto delle direttive Anac in materia di formazione delle commissioni di gara e della scelta di eventuali consulenti o esperti che collaborino per l’individuazione e formulazione delle tipologie più appropriate di bandi di gara per opere, servizi e concessioni.

 

La giunta ha stabilito inoltre lo screening di tutti gli appalti in corso, per verificare il rispetto dei contratti nel dettaglio. Altro segnale è l’istituzione del consigliere della legalità, un esterno fiduciario del sindaco che sarà nominato a breve. A lui il ruolo di vigilare che ogni atto comunale rispetti le norme e la trasparenza.




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