ANNO 25 n° 79
Disoccupati, record regionale alla Tuscia
Secondo uno studio della Cgil, a Civita Castellana hanno raggiunto il 17%, a Montalto di Castro il 15,37%, a Tarquinia il 15,46% e a Viterbo il 15,9%
09/07/2014 - 09:50

VITERBO - Il tasso di disoccupazione a Civita Castellana ha raggiunto il 17%; a Montalto di Castro il 15,37%; a Tarquinia il 15,46; a Viterbo, il 15,9%. Dati drammatici, resi noti dalla Cgil di Roma e del Lazio, che dimostrano come nella Tuscia diventi di giorno in giorno più difficile, addirittura impossibile per i giovani, trovare un lavoro.

''Dal 2009 al 2014, nel Lazio - spiega Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio - 100mila persone in più bussano invano alla porta delle imprese. Cinque anni fa erano 208mila, nel 2014 sono diventati 310mila''.

Ad avviso di Di Berardino la colpa è tutta ''della crisi del mondo produttivo''. E le ricadute più pesanti si sono avute proprio nella Tuscia, dove la percentuale dei senza lavoro è nettamente superiore a quella di Roma e pericolosamente vicina a quella di alcune aeree del sud del Paese. Nel Lazio l'emorragia di lavoro picchia duro anche a Fondi e Latina, con un tasso di disoccupazione rispettivamente del 15,9% e 15,8%.

''Sono dati estremamente alla allarmanti – commenta Di Berardino – che ci dicono una cosa importante: a Roma il tasso di disoccupazione si attesta a livelli inferiori rispetto a quello delle altre province del Lazio, il che si spiega chiamando in causa il settore dei servizi. Esso produce occupazione ma si tratta sempre di occupazione irregolare, precaria e sottopagata. Il Lazio - sottolinea - è diventata di fatto l'ultima regione del centro nord e la prima del centro sud''.

Secondo di Bernardino sono necessari interventi immediati con il supporto dei comuni interessati e della Regione. ''Oggi - conclude il sindacalista - presenteremo il nostro 'Piano del lavoro': un punto di partenza e una piattaforma da condividere con le istituzioni per far ripartire l'occupazione''.




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