ANNO 25 n° 117
Cosparsa d'alcol e minacciata di morte
Il 29enne finito ai domiciliari protagonista di 5 mesi di violenze sulla convivente
26/07/2015 - 10:55

VITERBO - Cinque mesi d'inferno, centocinquanta giorni di violenze, vessazioni, torture fisiche e psicologiche. L'incubo per una ventinovenne viterbese è iniziato lo scorso dicembre, quando è iniziata la convivenza con il fidanzato coetaneo.

 

Una gelosia crescente, malata, si è insinuata sempre più nel rapporto, con il ragazzo protagonsita di un'escalation di violenza alla caccia di presunti amanti. Domande continue sulle frequentazioni passate, interrogatori, minacce.

 

Poi dalle vessazioni psicologiche si è passato a quelle fisiche: pestaggi veri e propri, con la donna costretta in un caso a ricorrere a un'operazione chirurgica per aver battuto più volte la testa contro il muro. E una pistola, carica secondo la ricostruzione di lei, puntata in bocca, sempre per costringerla a rivelare il nome di altri uomini.

 

L'apice dell'orrore quando l'uomo ha cosparso la convivente d'alcol, inseguendola per casa con un accendino in mano e minacciandola di morte. Nel mezzo anche violenze sessuali e umiliazioni, fino a quando, lo scorso maggio, la ragazza non ha retto più e, dopo qualche timore iniziale, ha raccontato tutto agli uomini della polizia di Stato.

 

Grazie anche alle testimonianze di vicini e parenti, che avevano visto spesso la ventinovenne portare in viso i segni delle percosse subite, il personale della mobile guidato da Fabio Zampaglione tra venerdì e sabato, dopo diverse ricerche, ha individuato l'uomo, finito ai domiciliari su richiesta del pm Chiara Capezzuto accolta dal gip Francesco Rigato. L'accusa è di violenza sessuale, minaccia aggravata e violenza privata.




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