ANNO 25 n° 112
Continua la lunga agonia del Bulicame
I frequentatori del parco indignati: ''Situazione disastrosa da quasi un anno''
13/09/2015 - 10:56

VITERBO – Continua l’agonia del parco del Bulicame. La “callara” è ancora in stato di coma, l’acqua non raggiunge il livello di sfioro e le vasche continuano a essere alimentate attraverso un tubo collegato al pozzo San Valentino.

 

A quasi un anno di distanza da quel pomeriggio del 25 novembre, quando la rottura del pozzo, durante dei lavori di pulitura, determinò il collasso della principale sorgente solfurea viterbese, nulla è cambiato.

 

I frequentatori del parco sono rassegnati e indignati. Sostengono che sarà difficile, in tempi brevi, il ripristino della normalità. Si sentono ''danneggiat''i e ''derubati'' di un bene pubblico. I livelli delle ''callara'' potranno tornare alla normalità solo con la chiusura definitiva del San Valentino, che può avvenire dopo l’autorizzazione all’apertura del pozzo sant'Albino. Tutto questo deve passare attraverso le strettoie burocratiche della Regione Lazio.

 

L'assessore Antonio Delli Iaconi, però, si dice più ottiminta e conta di ottenere l'assenso per l'uso del pozzo di sant'Albino dalla Regione Lazio entro la fine dell'anno o, al più tardi, a gennaio 2016.

 

Intanto la sorgente cantata da Dante Alighieri nella Divina Commedia è tenuta in vita artificialmente, grazie a un tubo di plastica.




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