ANNO 25 n° 117
Comunali, Blera e Bomarzo alle urne
Al voto 5mila elettori per cinque aspiranti sindaci, seggi aperti fino alle 23
31/05/2015 - 11:23

VITERBO – Blera e Bomarzo sono gli unici due comuni della Tuscia che vanno al rinnovo con questa infornata di elezioni amministrative. Urne aperte dalle 7 alle 23 di oggi, con lo spoglio delle schede che partirà subito dopo la chiusura dei seggi elettorali.

 

Una tornata che interessa marginalmente il Viterbese, considerando che le amministrazioni chiamate al rinnovo chiamano in causa complessivamente meno di 5mila elettori. Diverso è il discorso politico a livello nazionale, considerando che saranno eletti 7 nuovi presidenti di regione, tra cui Veneto, Campania e Puglia. Tre regioni test sullo scacchiere politico nazionale.

 

La competizione elettorale nostrana vede protagonisti 5 candidati alla carica di sindaco: 3 a Blera e 2 a Bomarzo.

 

A Blera le liste in corsa sono tre, tutte civiche e abbastanza trasversali. Abbiamo la lista ''Ciarlanti sindaco: famiglia, lavoro e territorio'', poi ci sono gli sfidanti: quella della giovane Elena Tolomei e l'altra guidata dal consigliere d'opposizione uscente Massimo Torelli, sostenuta dall'Università Agraria in rotta con Ciarlanti.

 

A Bomarzo si presenta la lista ''Uguaglianza'' di Furano (sostenuto dal Pd) e lo sfidante è Ivo Cialdea, vicino ai Cinque Stelle, a capo della civica ''Verso il futuro''.

 

Nell’ultima competizione elettorale Ciarlanti l’aveva spuntata, con un 43,55%, su Angelo Mazzarella, sindaco uscente, che si era attestato al 38.55 per cento. Poco più del 10 per cento a Valerio Allegrini del Partito Democratico; il 7.44 per cento a Maria Antonietta Fravolini della Lista Net.

 

Con 600 voti, pari al 48,43%, Roberto Furano, candidato del centrosinistra, era diventato il nuovo sindaco di Bomarzo. I suoi sfidanti, Giacobbe Tardani della lista civica ''Progetto Comune'' e Renzo Pancrazi candidato con ''Tuscia Vola'', si fermarono rispettivamente al 27,20% e 24,37%. Il sindaco uscente era Stefano Bonori.

 

In entrambi i casi i nuovi consigli comunali conteranno 12 consiglieri, in precedenza erano 16. Taglio anche al numero degli assessori, che scende da 6 a 4.




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