ANNO 25 n° 88
Ceccarelli e Cipolloni, ricerche sospese
Da un mese e mezzo non si hanno notizie di loro: per il 39enne è quasi certo
l'allontanamento; per l'altro, disperso nel Borneo, non ci sono più speranze
19/08/2015 - 10:01

VITERBO – Lucio Ceccarelli e Gianfranco Cipolloni svaniti nel nulla da un mese e mezzo. Del primo, agricoltore 39enne di Vallerano, non si hanno più notizie dal 6 luglio scorso, quando si è allontanato da casa in sella alla sua bicicletta, stando al racconto dell’ultima persona che lo ha visto; il secondo, Cipolloni, viterbese di 74 anni, ex impiegato di banca ed ex arbitro di calcio, è scomparso misteriosamente nell’arcipelago del Borneo i primi di luglio, durante uno dei viaggi avventurosi che era solito fare. Di entrambi, da quasi un mese e mezzo oramai, non si hanno più notizie.

 

Nel caso di Ceccarelli, l’ipotesi più accreditata, che era già stata avallata dagli investigatori, è quella dell’allontanamento volontario, tanto che le battute sul territorio ormai sono state interrotte anche se, per quanto possibile, gli accertamenti del caso continuano. Le ricerche del 39enne erano scattate il 10 luglio, quando il fratello, dopo averlo chiamato invano al cellulare, ha raggiunto la sua abitazione senza ottenere risposte, e, preoccupato, ha segnalato la sua scomparsa alle forze dell’ordine. L’ultima volta era stato visto in sella alla sua bicicletta in località Piangoli, una striscia di terra al confine tra Soriano nel Cimino e Canepina, e proprio lì si erano concentrate le ricerche da parte di carabinieri, vigili del fuoco e personale della protezione civile che per giorni e giorni hanno setacciato la zona palmo a palmo senza però alcun esito. Per giorni sono state ascoltate le persone a lui vicine, ma allo stato dell’arte, a distanza di tanto tempo e senza aver

 

Il caso di Cipolloni, invece, è più complicato e le speranze che sia vivo si affievoliscono ogni giorno di più. Come detto, il 74enne non era nuovo a viaggi avventurosi e quello nel Borneo era solo l’ultimo di una lunga serie. Sempre in posti impervi e in condizioni estreme, come in Russia in pieno inverno o nella Terra del Fuoco, in Argentina. Stavolta, però, il fatto che nessuno, più che altro tra gli amici stretti perché i rapporti con i familiari erano tesi ormai da anni, abbia avuto sue notizie da oltre quaranta giorni fa pensare al peggio.

 

Circa un mese fa, le forze dell’ordine del Borneo avrebbero individuato l’ultima persona ha parlato con Cipolloni: un pescatore che risiede nell’isola in cui il 74enne viterbese aveva prenotato una camera d’albergo. L’uomo avrebbe dichiarato alla polizia locale di aver visto Cipolloni mentre si accingeva, con una piccola imbarcazione, a raggiungere un’isola particolarmente impervia e pericolosa e, nonostante gli avesse consigliato di non partire per via del mare particolarmente agitato, non avrebbe desistito e sarebbe partito. Da quel momento nessuno l’ha più visto o sentito. Il fatto che avesse lasciato in hotel il cellulare, le medicine per la cardiopatia di cui soffriva da anni e tutti i suoi oggetti personali fa ipotizzare che l’intenzione di Cipolloni fosse quella di rientrare in giornata, ma così non è stato.

 

E presumibilmente le ricerche del 74enne da parte delle forze dell’ordine locali sono ormai state interrotte definitivamente. Continuano a tamburo battente, invece, le ricerche dei tre giovani sub milanesi e della donna belga dispersi dopo un'immersione nelle acque al largo dell'isola di Sangalaki,. Si tratta di Alberto Mastrogiuseppe, 36 anni, la fidanzata Michela Caresani di 33, l'amico Daniele Buresta di 36 anni e una Vana Chris Vanpuyvelde, sempre 36enne ma di nazionalità belga, che risultano dispersi dal tardo pomeriggio di sabato.




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