VITERBO - Buona la prima per la nuova Antiquaria Viterbo, tornata nella Città dei Papi dopo aver chiuso i battenti per cinque anni e ben accolta tanto dai turisti quanto dai viterbesi.

Ieri il primo banco di prova: afflusso non stratosferico, per carità, ma d'altronde la mostra resterà aperta fino a domenica 29 marzo e di tempo per vederla ce n'è ancora parecchio. Tra i visitatori, però, tanti turisti, che non si sono lasciati sfuggire l'occasione per addentrarsi tra le sale di palazzo papale.

Dentro, nella sala del conclave e poi giù lungo le scale verso i piani inferiori, si respira un'aria di curiosità e ammirazione: i 35 espositori, provenienti da tutta Italia, indicano, raccontano aneddoti, accompagnano i visitatori di fronte ai loro pezzi migliori. Che sia un De Chirico o un portasigarette giapponese in tartaruga del '700, ogni tappa del percorso cattura l'attenzione a suo modo.

Gli accenti si mischiano, i pannelli si susseguono uno dopo l'altro sui tre piani della mostra e tra pizzi, ricami, antiche mappe per la navigazione e un susseguirsi di quadri e sculture di ogni epoca si arriva al bar, anche quello trasformato a suo modo in una sala d'esposizione con tanto di tele appese.

Moderatamente soddisfatti gli organizzatori, che non si sbottonano troppo (d'altronde sempre delle prime ore si tratta): ''L'affluenza è buona, da ieri mattina contiamo già centinaia di visitatori. Il grosso dell'affluenza speriamo di raggiungerlo oggi, domenica, sperando magari in una mano dal meteo. Tanti i turisti, tante le persone venute da altre zone d'Italia, soprattutto da Roma e dal Lazio in generale''.

Un evento rafforzato dalla partnership con il museo civico, che in contemporanea ospita una mostra sui templari con ingresso gratuito. Viterbo Antiquaria è tornata. E, per ora, è ampiamente promossa.