ANNO 25 n° 79
Aumentano le assunzioni nella Tuscia
Le previsioni per il primo trimestre 2015; cresce la carenza di figure qualiticate
13/02/2015 - 11:47

VITERBO - Aumentano i nuovi posti di lavoro nella Tuscia: 550 stimati su tutta la provincia per il primo trimestre del 2015. Un numero positivo, ma l’entusiasmo è in parte smorzato da un saldo negativo: meno 160 posti di lavoro rispetto all’ultimo trimestre 2014. Questi i dati contenuti in un rapporto di Unioncamere.

Il totale dei posti persi infatti ammonta a 710, per scadenza di contratto, pensione o altri motivi. Rispetto al trimestre precedente comunque il dato dei nuovi lavoratori è all’insegna della crescita: +16%. Crescono nel dettaglio del 14% le assunzioni dirette in azienda mentre salgono del 27% i lavoratori con contratti atipici (contratti in somministrazione, lavoro a prestazione occasionale, incarichi professionali con partita Iva), facendo il raffronto con i dati del trimestre precedente.

 

Il numero di 550 nuovi posti di lavoro va scorporato in 340 nuove assunzioni e 210 contratti atipici. Dei 340 assunti in azienda 220 sono contratti a termine (64%). Di questi 120 (34%) per rispondere a picchi di attività, 80 in prova (23%) o per sostituire personale assente per varie cause (malattia, ferie), 20 (7%) stagionali e i ristanti 120 sono contratti a tempo indeterminato o apprendistati.

 

L’81% di questi nuovi posti di lavoro viene dai servizi e per il 72% a crescere nel personale sono imprese con meno di 50 lavoratori. Del totale delle assunzioni 20 vengono dall’industria in senso stretto, 30 dalle costruzioni, 50 dal commercio, 90 turismo, 80 dai servizi all’impresa e 70 da quelli alla persona.

 

Sono 150 le nuove assunzioni (45%) che riguardano figure altamente qualificate nel settore del commercio e dei servizi, 60 operai (17%) e 30 unità figure generiche (9%). Un dato significativo che emerge da questo rapporto riguarda la difficoltà delle aziende a trovare figure idonee alle mansioni richieste. La quota delle cosiddette assunzioni difficili passa dal 6% dell’ultimo trimestre 2014 all’attuale 15%. Il 57% dei nuovi assunti è donna e il 34% rappresentato da giovani.




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