ANNO 25 n° 117
Ai viterbesi piace Ignaz Stern
Chiesa del Gonfalone affollata per ammirare l'opera donata da Vittorio Sgarbi
06/01/2014 - 04:00

VITERBO – (Ale.P.) Loro, i tuttologi, avevano già dato il loro parere prima che la mostra fosse inaugurata. ''Ma chi è questo Ignaz Stern, non lo conosce nessuno''. – avevano detto – E la location? ''Ma chi passeggia in via Cardinal La Fontaine? Sarà un fiasco''.

E invece la gente è arrivata, nonostante la poca pubblicità, e non è stata poca. La Natività di Ignaz Stern, pittore bavarese del 1700, ha stuzzicato la curiosità dei viterbesi e dei turisti che  hanno scelto il capoluogo della Tuscia per  trascorrere le festività natalizie. Ha stuzzicato, dicevamo, perchè in questi giorni sono state tante le persone che si sono avvicinate alla chiesa e hanno varcato la soglia per ammirare l'opera che fa parte della collezione privata Cavallini-Sgarbi e che è stata prestata dallo stesso critico d'arte al Comune di Viterbo. La mostra è stata aperta al pubblico il 20 dicembre dopo l'inaugurazione dell'esposizione de La Flagellazione e della Pietà di Sebastiano Del Piombo nella sala Regia del palazzo dei Priori.

Con l'occasione i cittadini e i turisti, oltre al quadro di Stern, hanno potuto ammirare l'opera he troneggia nel coro, lo stendardo processionale di Giovan Battista Romanelli, e la stessa chiesa del Gonfalone, un prezioso e raro esempio del barocco viterbese, sia per la struttura stessa che per le decorazioni che la abbelliscono. 

Al suo interno, infatti, si trovano le opere dei pittori viterbesi del settecento Merzetti e Strigelli, che hanno dipinto la volta, di Domenico Corvi e di Falaschi. 

Oggi sarà l'ultimo giorno utile per poter ammirare l'opera dell'artista bavarese.




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