VITERBO - Novanta morti sul lavoro nel Lazio nel giro di dodici mesi. La fotografia, drammatica per la Regione, è stata scattata dall'osservatorio di sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base dei dati Inail relativi al 2014. Una vera e propria emergenza, che per fortuna non trova riscontri così allarmanti nella Tuscia: in provincia di Viterbo, le vittime rilevate sono infatti quattro.

Roma, al contrario, vanta il primato in questa triste statistica. Ben 63 gli infortuni mortali nel corso dello scorso anno, 29 dei quali avvenuti in itinere e 34 in occasione di lavoro. La capitale è la città più colpita, trovandosi in testa alle classifiche regionali e nazionali. Nel Lazio la seguono Latina (9 vittime), Rieti e Frosinone (7) e infine Viterbo (4).

Per quanto riguarda l'età, le persone coinvolte in incidenti mortali sul lavoro nel Lazio sono comprese in media tra i quaranta e i cinquant'anni, ed erano impiegate principalmente nei settori delle costruzioni e della ristorazione. Un altro triste dato della statistica è quello che riguarda le donne: 10, infatti, le lavoratrici che hanno perso la vita nel Lazio da gennaio a dicembre. Infine il dato sugli stranieri: anche qui si tratta di dieci decessi, di cui 2 in itinere, sui 100 registrati sul territorio nazionale.