ANNO 25 n° 78
Zingaretti si schiera contro i comitati per l'acqua pubblica
''Nessun rispetto per legge d'iniziativa popolare''
08/02/2018 - 10:41

 

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo dal comitato 'Non ce la beviamo'.

Dopo aver disconosciuto per 4 anni la legge 5/2014 sulla ripubblicizzazione dell'acqua attraverso continui rinvii della discussione, la giunta del Presidente Zingaretti, ad un mese dalle elezioni, approva un atto unilaterale che prevede nel Lazio l'istituzione di 6 Ambiti Territoriali per la gestione delle risorse idriche respingendo la proposta dei comitati per l'acqua pubblica che avevano presentato una progetto di 19 bacini idrografici, studiato su fondamenti scientifici e realizzato in base all'effettiva conformazione del territorio; un modello di gestione diverso che avrebbe permesso partecipazione, trasparenza e, soprattutto, avrebbe restituito ai Comuni la possibilità di scelta rispetto a privatizzazione o gestione pubblica.

Con questa delibera, approvata senza alcun confronto, viene ricalcata l'attuale gestione oggi in atto riproponendo di fatto i confini amministrativi delle province e confermando l'ingovernabile situazione attuale: dagli odierni tre si passa ai sei ATO, carrozzoni senza alcuna logica idrogeologica ma con la logica politica di mantenere una gestione centrale che possa permettere scelte senza confrontarsi con i territori: un ulteriore favore alle multinazionali dell'acqua.

Il sapore è quello di un'operazione da campagna elettorale finalizzata a raccogliere consensi attraverso una delibera di giunta che, in realtà, non cambia nulla e, soprattutto, rivendicando una partecipazione dei comitati che è invece stata rifiutata e calpestata.

Il percorso avviato da Zingaretti non consente la possibilità di intraprendere un nuovo modello di gestione più trasparente e, soprattutto, mantiene viva la possibilità di ritrovarci in futuro con un ambito territoriale interamente gestito dal privato.

Questa è l'ennesima dimostrazione che al Presidente della Regione insieme al PD non interessa il rispetto della volontà espressa con la Legge d'iniziativa popolare n. 5/2014 voluta dai comitati dei cittadini che sin dai tempi del Referendum del 2011 lottano per l'acqua pubblica.

Il Comitato Non Ce la Beviamo continuerà la sua battaglia aderendo sin da ora alle iniziative programmate dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ad iniziare da: ''Una Carovana per l'Acqua Pubblica'' che si terrà a marzo prossimo.

 




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