ANNO 25 n° 114
Zingaretti a Viterbo: tanto rumore per (quasi) nulla
Inaugura il treno Vivalto, scarica Talete e pranza col Pd
20/02/2015 - 11:56

VITERBO - La giornata viterbese del presidente Zingaretti comincia con un paio di contestazioni. All'esterno della stazione di Porta Fiorentina, dove sul primo binario troneggia Vivalto (il nuovo treno che collegherà Viterbo con Roma), attendono il governatore sia i lavoratori del Consorzio biblioteche (capeggiati dal commissario straordinario Paolo Pelliccia) sia un gruppetto di dipendenti Talete, oltre che i rappresentanti del comitato ''Non ce la beviamo'' (in prima linea i consiglieri comunali Chiara Frontini e Gianluca De Dominicis).

 

Una presenza discreta, senza urli e senza strappi, ma tutt'altro che invisibile, utile per ricordare al Montalbano de' Noantri da un lato che un'importante istituzione culturale rischia l'estinzione e dall'altro che il problema dell'acqua e in particolare della società che gestisce il servizio idrico integrato nella Tuscia è cogente e irrisolto.

 

Il presidente tira dritto e punta al binario 1 dove lo attendono, tra gli altri, il sindaco Michelini e l'amministratore delegato delle Ferrovie dello stato Vincenzo Soprano. Zingaretti, come da copione, evita le criticità che i pendolari quotidianamente affrontano: preferisce puntare su quello che è stato fatto e su quello che si farà. 'Entro il 2020 - annuncia coram populo - tutto il materiale rotabile sarà rinnovato'. E nella Tuscia? 'Sono già attivi - spiega - 5 coppie di treni con 5 vetture invece di 4 che portano la capacità giornaliera di 4700 a 6000 posti. Il Vivalto di Viterbo è il quattordicesimo treno della serie: nei prossimi mesi ne arriveranno altri 12. Come pure, in ossequio al concetto di una sempre maggiore integrazione ferro-gomma, si sta lavorando con la Cotral per l'acquisto di un importante numero di autobus nuovi''.

 

Alla fine, l'appello con tanto di maglietta dedicata ad individuare e punire ''gli stupidi e gli incivili, perché non meritano di essere chiamati neppure vandali, che sporcano, rompono e imbrattano le vetture. Ogni anno si spendono 2 milioni e 600mila euro per riparare questi danni. Soldi di tutti i cittadini che potrebbero essere risparmiati e spesi decisamente meglio''.

 

Nessun accenno ai ritardi, alle corse saltate, alle vetture sovraffollate, ai riscaldamenti che non funzionano d'inverno e ai condizionatori desolatamente spenti d'estate. Problemi che ogni giorno, purtroppo, chi usa il treno conosce e affronta benissimo. E i tempi di percorrenza? Resteranno lunghi, magari con qualche risparmio qua e là. Perché su quella linea si potrà pure mettere il Frecciarossa ma, se le fermate saranno ancora tantissime, sarà impossibile pur scomodando Einstein e la sua teoria della relatività ristretta (dilatazione dei tempi e contrazione delle lunghezze) migliorare in maniera significativa.

 

Breve passaggio al Consorzio biblioteche con relativo incontro ravvicinato con il commissario Pelliccia. Anche qui impegno ad affrontare la questione di come sostituire la Provincia e i conseguenti 500mila euro di contributi. Pelliccia, tra una parolaccia e l'altra, sbuffa ma è soddisfatto: ''Finalmente la Regione prenderà a cuore il problema''. Qualcosa si muove: non è tanto e i tempi (anche in questo caso) non saranno brevi. Però almeno il tema lascia la dimensione cittadina per trasferirsi in ambiti più ampi.

 

Infine, puntata al Genio civile per parlare di arsenico: problema risolto in 30 comuni attraverso la realizzazione di 86 impianti. Per gli altri 14 dove vengono segnalate ancora criticità si sta operando per raggiungere la piena potabilità in tempi brevi. E la Talete? ''Fondamentale - conclude il governatore - capire il reale stato economico della società. Dopo si vedrà che cosa e come fare''. Insomma, l'ormai consueto buco nell'acqua. Poi a pranzo con tutto il Partito democratico chiamato a raccolta con pagamento alla romana (tanto per restare in tema): ognuno per sé, salvo gli ospiti. Buon appetito.




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