ANNO 25 n° 79
''Viterbo smetta di vivere nel passato''
Dopo i complimenti di De Giovanni a Caffeina, parla Filippo Rossi
''Noi scommettiamo sulla cultura, ma ora tocca alla politica darsi da fare''
21/01/2016 - 09:32

VITERBO - Durante la presentazione del suo ultimo romanzo ''Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone'', lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni ha espresso tutta la sua stima per Caffeina, la manifestazione culturale che, anno dopo anno, arricchisce l’estate viterbese organizzando importanti eventi e portando in città i principali protagonisti della vita culturale italiana.

 

''Caffeina è un grande festival letterario. Per noi autori del sud, in particolar modo, è importantissimo perché è l’unico movimento culturale popolare del centro Italia e mi fa molto piacere sapere che, nonostante le difficoltà, prosegue''. Queste le parole pronunciate da De Giovanni, le quali non sono passate di certo inosservate.

 

Ieri mattina, infatti, il direttore artistico di Caffeina, Filippo Rossi, ha condiviso sulla sua pagina Facebook l’articolo di Viterbonews24 in merito all’evento svoltosi ieri sera e alle parole di De Giovanni, aggiungendo un commento decisamente pungente nei confronti di Viterbo: ''Vorrei dire una cosa seria: a me viene una strana tristezza quando succedono queste cose... Non riescono a farmi felice... E mi viene voglia di scappare da questa città...''.

 

Ma cosa intendeva esattamente dire? Una provocazione? L'intenzione di aprire un dibattito? Vale la pena chiederlo allo stesso Rossi: ''Vivo una sorta di disillusione nel vedere che le tante scommesse che noi con Caffeina proviamo a lanciare, non vengono poi fatte proprie dalla classe politica - spiega il giornalista - Chi si occupa di cultura viene sempre visto con sufficienza e distacco dalla politica, mentre bisognerebbe cooperare per far sì che Viterbo smetta di vivere nel passato ma guardi al futuro''.

 

Insomma, Rossi non sembra voler sollevare le solite (e quasi sempre inutili) polemiche. Semmai intende esprimere delle considerazioni che possano dare l’avvio a un dialogo costruttivo mirato alla valorizzazione di Viterbo: ''Credo che questa città possa avere una capacità attrattiva molto forte ma dobbiamo lavorare duramente per far sì che si riempia di turisti tutto l’anno. Quello che vedo io invece - sostiene Rossi – è una città ferma e chiusa nel suo passato. Dovrebbe essere la classe politica nel suo complesso a fare proposte, investimenti e avanzare idee coraggiose, rivoluzionarie se vogliamo. Anche i cittadini, comunque, dovrebbero collaborare, spingendo la politica ad agire in questo senso. Solo in questo modo si può costruire una Viterbo viva, piena di attrattive e di possibilità. Sono convinto che, trattandosi di un investimento sociale debba toccare al settore pubblico occuparsene''.

 

Poi un ringraziamento a Maurizio De Giovanni, lo scrittore che con i suoi romanzi ha reinterpretato il genere giallo: ''Lo ringrazio moltissimo per le parole espresse. Sono la dimostrazione della forza di Caffeina; un motore di crescita culturale volto a far circolare il nome di Viterbo e a rendere una città viva e culturalmente attiva''.

 

Infine, un commento anche sulla prossima edizione di Caffeina, sulla quale gli organizzatori sono già al lavoro da diversi mesi: ''Ci saranno delle belle sorprese. Nonostante i soliti problemi di budget noi andiamo avanti, anche se con estrema fatica. Sarebbe folle non farla, è quasi una sorta di obbligo morale per noi. Ci teniamo a proseguire con la manifestazione anche perché chi veramente trae beneficio da Caffeina non siamo noi, ma Viterbo. È questa la cosa più importante perché una città senza cultura non può esistere''.




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