ANNO 25 n° 116
Viterbo la città dei riti magici, incantesimi e sette sataniche

A loro si rivolgono le persone prevalentemente insicure, che stanno vivendo un momento della propria vita difficile e che si buttano sulla magia come ultima ancora di salvezza. Non ci sono distinzioni sociali o d'età tra i clienti dei cartomanti e maghi del Viterbese: possono rivolgersi a loro sia laureati che non, sia giovani che anziani. Tutte in comune hanno però dei problemi e la sostanziale perdita di fede e di fiducia nelle proprie capacità e nelle istituzioni.

C'è ad esempio, Stefano, poliziotto, che non nasconde di essersi rivolto ad un mago per avere una protezione, visto il lavoro pericoloso che svolge. Ma ci sono anche tanti ragazzi che chiedono ai maghi di aiutarli a scuola o per superare esami universitari. Anche gli anziani si rivolgono ai maghi per vari motivi. La signora G.M, di 82 anni di Viterbo, ricorda che in passato c'era a Viterbo un certo Nunziato che agiva come pranoterapeuta sistemando con le mani legamenti ed articolazioni.

Ma oltre a ciò diceva di poter riportare «l'amato bene» a chi l'aveva perduto. G.M. giura che grazie a lui è riuscita a superare una crisi matrimoniale. Nella Tuscia un nome rinomato è il mago Cagliostro, più volte oggetto di servizi da parte dei media. Ai maghi ed ai cartomanti le persone si rivolgono principalmente per problemi di cuore, ma anche per trovare lavoro e per la salute, permettendo che il mago si sostituisca al medico.

Ci sono poi coloro che esercitano la magia nera e, purtroppo, anche qui non mancano casi nel Viterbese, dove si registra, tra l'altro, un'alta percentuale di nuovi movimenti magici: ben 6, sui 16 laziali e dove non manca di certo la presenza di sette sataniche (fonte iltempo.it)




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