VITERBO - Vincere per dare subito un taglio alla mini crisi aperta dai due pareggi consecutivi al Rocchi, per consolidare la propria posizione in panchina (l'avvio ricorda molto quello di Gregori lo scorso anno, culminato in un esonero) e rilanciare le quotazioni di una Viterbese Castrense ferma a quota cinque punti in quattro partite.

Più facile a dirsi che a farsi, sicuramente, ma la missione di mister Sanderra è riassumibile in una breve frase: vincere in Sardegna. Ecco allora che quella che sulla carta era e resta una trasferta ostica in casa della Sassari Torres potrebbe trasformarsi in una delle ultime chance per l'allenatore, ancora alla ricerca della miglior quadratura del cerchio.

Sanderra lo sa, non si è nascosto e ha parlato chiaramente di sfida da vincere a tutti i costi. Serve una scossa, serve una squadra grintosa e affamata capace finalmente di calarsi nella mentalità della serie D, categoria balorda dove tatticismi e qualità tecniche lasciano facilmente posto a rabbia, determinazione e un pizzico d'astuzia.

Dopo il piccolo turnover visto contro l'Albalonga, l'allenatore dovrebbe mettere di nuovo mano all'undici titolare, soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato. Con la difesa blindata (Pini in porta, Perocchi-Scardala-Dierna-Pandolfi davanti) e un intoccabile Giannone in mediana, difficile rivedere in campo soprattutto l'argentino Cuffa, apparso ancora lontano dalla miglior condizione.

Un'altra chance potrebbe averla Belcastro, ma soprattutto è probabile che nella formazione di partenza ritrovi subito spazio Neglia, lasciato a riposo mercoledì e rimpianto a lungo nel corso dei novanta minuti dal pubblico del Rocchi. Nohman, uscito acciaccato dall'ultimo impegno, dovrebbe essere di nuovo abile e arruolato, pronto a rimpolpare un bottino di reti fermo finora a quota uno. Impegno e lavoro sporco per i compagni non sono mai mancati, ma la Viterbese Castrense ha bisogno soprattutto dei suoi guizzi in area di rigore. E ne ha bisogno a partire da oggi pomeriggio.