ANNO 25 n° 89
Via Marconi, un (buon) senso da trovare
Il transito veicolare nei giorni feriali è consentito, ma in pochi lo sanno
Si lamentano i commercianti: ''Così siamo ancora più penalizzati''
08/01/2016 - 10:05

VITERBO - C'è un dubbio quasi amletico che attanaglia in un certo qual modo i residenti di Viterbo. E recita così: ''Via Marconi è aperta al traffico nei giorni feriali?''. La risposta, scontata, sarebbe sì. Ma siamo sicuri però che tutti sappiano che quella considerata come la via ''trionfale'' della città, si possa percorrere, in determinati orari, e tranquillamente con l'auto, durante la settimana? Ecco, in questo caso, la risposta è no.

 

Sono passati ormai quasi dieci anni dalla realizzazione di quello che fu un vanto dell'amministrazione Gabianelli, che voleva a tutti costi un boulevard stile francese (almeno negli intenti) nel capoluogo. Quella via di prestigio, di raccordo, che rispecchiasse la bellezza del centro in tutta la sua maestosità. Dai quel restyling ne usci una via trasformata e rinnovata nell'aspetto, ma che lasciò, e ha lasciato, sempre tanti dubbi sotto il punto di vista della viabilità. E non solo per il senso unico invertito rispetto al passato.

 

''Non ci si capisce più nulla'', dice una coppia impaurita davanti alla via. ''Personalmente ho sempre pensato che fosse chiusa al traffico e si potesse percorrere solo a piedi'', fa eco un altro passante. E ancora: ''Per sicurezza faccio sempre il giro largo (da via Emilio Bianchi, ndr), così da non incappare, magari, in qualche multa'', ragiona un commerciante di fuori ma spesso a Viterbo per lavoro.

 

E' il caos totale. E i cartellli non aiutano a sbrogliare questa intrigata matassa. A piazza del Teatro, infatti, la segnaletica specifica solo i giorni festivi, con ben evidenti gli orari e i mezzi autorizzati che possono transitare sempre sulla via. Ma dei dei giorni feriali nessuna traccia. Nulla. Niente che specifichi che da quelle parti si potrebbe transitare in realtà anche quasi sempre, orari permettendo. E certamente i cartelli saranno anche a norma di legge, ma non di chiarezza.

 

Una disiformazione che non è passata inosservata soprattutto ai commercianti, i più imbufaliti da questa situazione. ''Il fatto di non sapere che sarebbe possibile passare anche con le automobili, ci pensalizza'', è il coro quasi unanime. ''Larga parte dei cittadini non sa che potrebbe tranquillamente transitare, fermarsi e magari far scendere un amico o un parente per acquisto veloce... Negli anni abbiamo provato a farci ascoltare da tutte le amministrazioni - dicono - che però non sembrano fare nulla per mettere a posto questa situazione''.

 

Insomma, quella doveva essere una via di prestigio col tempo si è rivelata quella che è: un'occasione mancata per sviluppare la città. L'ennesima.




Facebook Twitter Rss