ANNO 25 n° 109
''Un luogo lugubre e in degrado totale''
Setacciato il covo degli abusi; martedì interrogatorio garanzia del presunto orco
02/11/2013 - 04:00

VITERBO – Sei anni di viaggi ininterrotti verso il covo delle sevizie, al riparo da occhi indiscreti. Marta è un piccolo paese e lui, il presunto orco, aveva dalla sua il nascondiglio perfetto: la dépendances dell'Isola Martana, di cui era custode. Ha scelto di rimanere lì anche adesso, dopo l'ordinanza di custodia cautelare spiccata dal sostituto Fabrizio Tucci e firmato dal giudice per le indagini preliminari Salvatore Fanti, che gli ha concesso la detenzione domiciliare. Il provvedimento del gip è stato notificato a M.G., 46 anni, giovedì mattina dagli uomini di Fabio Zampagione, capo della Squadra mobile.

Sono loro, con l'ausilio del personale della Sezione reati contro i minori, ad aver scoperto quanto accadeva in quell'orribile tugurio. “Un luogo in degrado totale, sporco e fatiscente”, hanno riferito gli investigatori che lo hanno perquisito da capo a piedi. E ancor più squallido è quanto avveniva lì dentro.

“Durante la fase investigativa ci siamo avvalsi di attività tecniche, come intercettazioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti”. Tutti perfettamente documentati da immagini fotografiche e riprese filmate. Materiale che, adesso, è nel fascicolo per violenza sessuale aggravata e continuata di cui M.G. È l'unico indagato.

La denuncia negli uffici di piazzale Romiti è arrivata l'estate scorsa. A sporgerla, l'ex compagna dell'uomo, giunta in Italia in cerca di fortuna dall'Est europeo nel 2005 insieme alle tre figlie che, all'epoca, avevano sette, nove e dieci anni. I due iniziano a frequentarsi e, poi, decidono di vivere insieme. La donna lavora tutto il giorno e affida le figlie al compagno. Inizia a sospettare qualcosa già nel 2007 per via di un episodio con la figlia maggiore che non le piacque ma M.G. Smorzò l'accaduto sostenendo di essere ubriaco e di non aver dato peso a quanto accaduto. In realtà “era spesso ubriaco e violento”, hanno fatto sapere dalla Questura.

Nel 2010 il crack della loro relazione ma, nel frattempo, era nato un figlio. “Con la scusa di andare a trovarlo, l'uomo continua ad avere rapporti con le due ragazzine”. La più grande, che oggi ha 18 anni, in particolare, sarebbe addirittura stata plagiata dall'uomo. “Non appena raggiunta la maggiore età si è trasferita da lui”, hanno spiegato gli uomini della Mobile. In questi anni l'unica sfuggita alle orribili attenzioni del presunto orco è stata la figlia mezzana. Perché, stando a quanto ricostruito durante le indagini, anche la sorella più piccola, oggi 15enne, sarebbe stata vittima degli abusi dell'ex patrigno. “Iniziarono nel 2012”.

Oggi, finalmente, i viaggi in barca sono finiti e, martedì, prossimo M.G. Comparirà davanti al giudice Fanti per essere sottoposto all'interrogatorio di garanzia e spiegare la sua versione dei fatti, sempre che il legale non consigli lui di avvalersi della facoltà di non rispondere.




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