ANNO 25 n° 89
Tregua in maggioranza fino al 12 marzo
All'orizzonte gli scogli del bilancio e l'elezioni del sub presidente della Provincia
28/02/2015 - 11:44

VITERBO - Palazzo dei Priori, una tregua per ritrovare la serenità interna. Nessun consiglio comunale fino al prossimo 12 marzo, un tempo relativamente lungo che potrebbe svelenire il clima in maggioranza.

 

Maggioranza entrata in confusione e divisa in quattro gruppi. Ci sono i ''fioroniani'' (5 pezzi), la cordata serriani-panunziani-Mongiardo (7 pezzi), i ''micheliniani'' di ferro (Paolo Simoni, Maurizio Tofani e Marco Ciorba) e gli indipendenti o liberi pensatori che dir si voglia. Questi ultimi hanno posizioni ibride. Gran parte dei problemi interni derivano dalla spaccatura del Pd in due cordate, con i ''micheliniani'' indispettiti da quello che è accaduto con le altre correnti democratiche.

 

Una litigiosità furibonda che di fatto sta appannando agli occhi della città l’amministrazione Michelini. Amministrazione che è chiamata a reggere agli urti contro altri due grossi scogli all’orizzonte: l’approvazione del bilancio (entro il 31 marzo) e le meccaniche politiche connesse all’elezione dell sub presidente della Provincia di Viterbo. Una partita, quest’ultima, molto importante e che è ragionevole pensare farà ballare la rumba anche dalle parti di via Ascenzi.

 

Ora, dopo aver eletto insieme il nuovo presidente del consiglio e essersi subito dopo tornati a colpirsi, gli uomini e le donne della maggioranza hanno davanti dei giorni di tregua. Giorni preziosi per calmare i nervi e capire cosa intendono fare da grandi: continuare a guidare la città o tornarsene a casa.




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