ANNO 25 n° 110
Terme: limiti certi e sogni europei
Il Comune fissa le regole per la nuova subconcessione
06/04/2014 - 11:49

Il Comune proroga alla società Terme dei papi la subconcessione termale, fino al 31 luglio prossimo. Così si legge da una delibera di giunta approvata il 27 marzo prossimo. Ma la notizia è un’altra, e potrebbe rivelarsi fondamentale per le sorti del famigerato progetto termale viterbese.

Intanto, la proroga, richiesta dalla stessa società il 10 marzo scorso, si rende necessaria in attesa delle decisioni del Consiglio di Stato, al quale palazzo dei Priori – insieme alla Regione, proprietaria della concessione, poi girata al Comune – ha annunciato ricorso dopo la sentenza del Tar del 10 gennaio scorso.

La faccenda si trascina ormai da mesi. Alla fine del 2013 era scaduta la subconcessione, prorogata fino al 31 marzo dal Comune. Intanto, a gennaio, ecco la tanto discussa sentenza del Tribunale amministrativo regionale, che dà ragione alla famiglia Sensi (cioè alla Terme dei papi): può attingere acqua termale senza limiti, nella misura in cui occorre per il funzionamento degli impianti. Il Comune e la Regione si rivolgono allora al consiglio di Stato, convinti che dei limiti dovranno pure essere fissati. Si teme infatti che un monopolio dei Sensi sui flussi d’acqua possa scoraggiare in un futuro più o meno prossimo l’interesse di altri investitori privati. Intanto, le trattative tra gli amministratori di palazzo dei Priori e i rappresentanti della famiglia Sensi sono proseguite per arrivare ad un accordo di massima sul quantitativo d’acqua da attingere. Ora, in attesa del giudizio del consiglio di Stato, questa ulteriore proroga fino a luglio, che riguarda le acque sulfuree del bacino del Bullicame e i fanghi del Laghetto del Bagnaccio.

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