ANNO 25 n° 110
Tanti dubbi sulla decadenza di Tofani e Moltoni
L'argomento approda in commissione, inizia così il lungo e travagliato iter
07/03/2015 - 20:07

VITERBO - Decadenza per Maurizio Tofani e Francesco Moltoni, una questione spinosa. E prima o poi l’argomento dovrà finire in consiglio comunale, essenzialmente perché i soldi che i due consiglieri di Oltre le mura dovrebbero sborsare in base a quanto deciso dalla Corte dei Conti, sono stati messi a bilancio con l’ultima variazione.

 

Per risolvere la questione e capire il da farsi Palazzo dei Priori ha deciso di chiedere ''l’aiuto da casa'', anzi dal Ministero dell’Interno. Ed è arrivato un parere del Ministero che, stando a quanto trapelato, dice essenzialmente che il ricorso in Cassazione, presentato da Tofani e Moltoni sulla condanna della Corte dei Conti, non blocca l’obbligo di pagamento. E che solo l’estinzione del debito, e quindi il pagamento, toglie il problema dell’incompatibilità. Insomma, stando al parere i due devono pagare per continuare a fare i consiglieri comunali la bellezza di 80mila euro a testa.

 

Da quanto è trapelato, ora la patata bollente, appoggiata sul tavolo del nuovo presidente del consiglio Maria Rita De Alexandris, arriverà lunedì mattina in prima commissione. Insieme al parere del Ministero e non pochi problemi sulla decisione da prendere.

 

Ma quali sono questi problemi? I dubbi sorgono zoommando sull’insieme della situazione. Tofani e Moltoni sono stati condannati a pagare perché rimasti invischiati nella vicenda Cev, visto che all’epoca erano parte della giunta che autorizzò la ricapitalizzazione della municipalizzata. Erano però anche sotto copertura di un’assicurazione la cui polizza era stipulata direttamente dal Comune di Viterbo, che poi recuperava sulle indennità degli amministratori le quote da versare. Lo sbaglio che li ha portati alla condanna è in teoria tra quelli coperti dalla polizza, ma l’assicurazione si rifiuta di pagare perché sostiene sia stato commesso un errore nei contratti stipulati da parte di Palazzo dei Priori. Morale della favola c’è una causa in corso tra Comune e assicurazione, con la prossima udienza fissata per il 23 marzo.

 

Ora i due consiglieri possono trovarsi nella condizione di non pagare perché non hanno disponibilità della cifra dovuta. Ma rimane il fatto che avevano un’assicurazione che avrebbe dovuto coprirli, e che si rifiuta di farlo perché ravvisa errori commessi dal Comune nella stipula delle polizze. Quindi, qualora l’assicurazione venisse considerata dal tribunale come nel giusto Moltoni e Tofani si troverebbero addirittura loro nella condizione di poter fare causa a Palazzo dei Priori (cosa che li renderebbe incompatibili). Diventando di fatto nel contempo debitori e creditori per la stessa cifra.

 

Ora è chiaro che la loro decadenza dal consiglio comunale diventa roba complicata. Va votata perché inseriti nel bilancio i 160mila euro dovuti, ma al tempo stesso votarla espone gli stessi consiglieri o quantomeno il Comune al rischio di dover risarcire i due in caso di vittoria degli stessi in Cassazione, o di pagamento da parte dell’assicurazione in seguito alla possibile condanna nella causa con il Comune stesso.

 

Il dilemma a questo punto è amletico: portare la decadenza in consiglio o non portarcela? Qualsiasi scelta si prende rischia di rivelarsi carica di incognite e rischi.




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