ANNO 25 n° 111
Si allungano i tempi di costruzione
Il gruppo Caltagirone esce da Sat; ma il tratto viterbese dovrebbe essere ultimato
22/09/2014 - 09:49

TARQUINIA – Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda della costruzione dell’autostrada Tirrenica, l’arteria (lunga 242 chilometri) che dovrebbe collegare Civitavecchia a Livorno. E’ pronto a uscire dalla Sat (Società autostrada tirrenica) Vianco, il gruppo legato a Francesco Gaetano Caltagirone che, nel 2011, aveva acquistato un importante pacchetto di azioni (25%) per un valore di 24,4 milioni di euro. L’indiscrezione arriva dal quotidiano Repubblica che annuncia il riassetto societario da ratificare nei prossimi giorni dai consigli di amministrazione dei privati che controllano la Sat.

Insomma si tratta di un ulteriore rallentamento nella costruzione dell’autostrada: se da un lato i vertici di Autostrade hanno confermato che il cantiere da Civitavecchia a Tarquinia (il sesto lotto di 14,6 chilometri aperto da tre anni) verrà portato a termine, dall’altro i progetti futuri sono rimandati ai prossimi Cda.

La Sat - concessionaria creata nel 1968 per trasformare l’Aurelia in un’autostrada - è attualmente costituita da tre soci forti che possiedono il 25% delle quote: Autostrade per l’Italia, la Vianco di Francesco Gaetano Caltagirone e la Holcoa che raggruppa le cooperative emiliano – romagnole. Poi esistono quote inferiori a disposizione di Montepaschi, di Salt di Marcello Gavio, delle province di Viterbo e Grosseto e delle rispettive camere di commercio.

L’addio di Caltagirone segue quello di Antonio Bargone, il commissario straordinario che lo scorso giugno si è dimesso dalla funzione pubblica mantenendo la carica privata. Bargone ha accusato il governo di non credere nell’opera, dal momento che a fronte di un investimento di 2 miliardi Palazzo Chigi aveva messo a bilancio 270 milioni.

Allo stato, dando credito all’impegno di Autostrade, l'unica certezza dovrebbe essere il completamento del tratto da Civitavecchia a Tarquinia. Per il resto, il futuro è tutto da inventare.




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