ANNO 25 n° 107
Sequestrata cartella clinica di Leonardo Domani mattina sarà eseguita l'autopsia
Nei prossimi giorni saranno ascoltati i due medici indagati per omicidio colposo
24/03/2014 - 09:27

TARQUINIA - Dopo l'iscrizione sul registro degli indagati di medici in servizio nell'ospedale di Tarquinia in relazione alla morte di Leonardo Sonno, il bambino di 3 anni deceduto nel sonno l'altra notte a Pescia Romana, la procura della Repubblica di Civitavecchia ha disposto il sequestro della cartella clinica del bimbo, che è stato già eseguito dai carabinieri della Compagnia di Tuscania.

 

Questa mattima, il pubblico ministero Bianca Maria Cotronei, titolare dell'inchiesta, nominerà il consulente tecnico d'ufficio che dovrà eseguire l'autopsia sul corpo del del bimbo per individuare le esatte cause del decesso. E' probabile che venga affiancato da un perito di parte nominato dai genitori di Leonardo. L'esame autoptico dovrebbe essere eseguito domani a Roma, nell'Istituto di medicina legale della Sapienza.

 

Si è anche appreso che nei prossimi giorni, probabilmente tra mercoledì e giovedì, i due medici indagati saranno ascoltati dal pubblico ministero Bianca Maria Cotronei, titolare dell'inchiesta.

 

Il bambino è morto nel suo lettino la notte tra venerdì e sabato, poche ore dopo le dimissioni dal pronto soccorso di Tarquinia, dove era stato trasportato dai genitori perché colpito da una febbre altissima, circa 40 gradi. Dopo aver eseguito una serie di accertamenti clinici, è stato rimandato a casa con la diagnosi di laringite e acetone. i medico di turno al pronto soccorso e il pediatra che lo ha visitato, gli hanno prescritto della tachipirina e degli antibiotici. Il mattino successivo, la madre e il padre lo hanno trovato morto.

 

Leonardo, nato prematuro, al contrario del fratello gemello, era un bambino fragile. Nella sua breve esistenza aveva subito una serie di ricoveri ed era stato sottoposto a numerosi interventi chirurgici. Da circa un anno, però, sembrava che avesse superato i problemi fisici, anche se era ancora bisogno di controlli medici regolari.

 

Venerdì sera, era stato aggredito da una febbre altissima, tanto che i suoi genitori, preoccupati, lo hanno portato al pronto soccorso dove, come, detto, gli era stata diagnosticata una banale laringite e, dopo un periodo di osservazione, è stato dimesso. Infine il tragico epilogo.

 

Il pm della procura della Repubblica di Civitavecchia, competente per territorio, non appena ricevuta l'informativa dei carabinieri di Pescia Romana, ai quali i genitori hanno presentato una denuncia, ha aperto un fasciolo, ipotizzando il reato di omicidio colposo ed ha iscritto due medici nel registro degli indagati. Si tratterebbe dei due sanitari che hanno assistito Leonardo durante la breve permanenza al pronto soccorso. Iscrizione che è stata definita ''un atto dovuto'' negli ambienti investigativi.

 

Infini, su mandato del magistrato, i carabinieri hanno sequestrato la cartella clinica, che è stata già consegnata in procura.

 

Intanto, procede anche l'inchiesta interna avviata dal commissario straordinario della Asl Luigi Macchitella. I cui risultati dovrebbero essere pronti entro il fine settimana. Subito dopo, il direttore generale della Asl dovrà inviare una dettagliata relazione sull’accaduto alla Regione Lazio.




Facebook Twitter Rss