ANNO 25 n° 116
''Scegliamo insieme l'uso degli incassi''
I titolari di strutture turistiche preparano la ''lista della spesa'' per il Comune
17/03/2015 - 12:34

VITERBO - Titolari di case vacanza, bed and breakfast, alberghi e strutture ricettive in genere al lavoro per mettere a punto una serie di suggerimenti, da girare al Comune di Viterbo, su come utilizzare i soldi ricavati dalla tassa di soggiorno.

 

Palazzo dei Priori ha introdotto la tassa sul turismo a partire dal primo gennaio 2015. Entrando di fatto in quel club di circa 400 comuni italiani su 8400 che hanno deciso di far pagare chi passa una o più notti in città, ricavando quindi una nuova entrata da utilizzare per migliorare l’accoglienza turistica o determinare altri interventi per la riqualificazione cittadina.

 

Una tassa che comunque dal settimo giorno non si paga e dalla quale sono esentati i disabili e chi li accompagna, gli over 65, gli under 19, chi si deve curare tramite day hospital e gli studenti dell’Università degli Studi della Tuscia.

 

Per i gruppi organizzati di più di 25 componenti, sarà applicata una riduzione pari al 50%. Per quanto riguarda il settore alberghiero è calcolata in base alla categoria: 1,10 euro per 3 stelle; 1,20 se 4 stelle e 2,50 euro per i cinque stelle. Invece per gli agriturismi a due margherite è prevista di 1,10 euro, mentre per quelli con quattro e e cinque margherite 1,20 euro.

 

Da Palazzo dei Priori non sono ancora arrivate informazioni precise su come saranno utilizzati i fondi raccolti. I titolari di strutture ricettive rivendicano un ruolo, quantomeno come suggeritori del Comune, vista la propria posizione che li porta ad avere il polso della situazione turistica cittadina. Sono loro, a contatto costantemente con i turisti in visita alla città dei papi, a raccogliere i racconti e gli sfoghi degli stessi. Delle vere e proprie sentinelle che saprebbero dare probabilmente buoni consigli all’amministrazione.




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