ANNO 25 n° 88
Ritrovata l’auto usata dai rapinatori
All’interno della Bmw, parcheggiata vicino al luogo dell’assalto, tutte le armi
anche le pistole sequestrate ai vigilantes. Colpo da un milione di euro
03/02/2016 - 10:40

VITERBO – Ritrovata l’auto, una Bmw, usata dai tre malviventi per la rapina al portavalori avvenuta lunedì pomeriggio sulla superstrada, all’imbocco dell’Aurelia bis, all’altezza dello svincolo per Cinelli. All’interno del mezzo tutte le armi, comprese le pistole sequestrate ai due vigilantes. La macchina era parcheggiata nelle campagne, in prossimità del luogo dell’assalto, è evidente, quindi, che i rapinatori abbiano proseguito la fuga a bordo di un’altra auto, probabilmente con l’aiuto di un complice. Il bottino dell'assalto ammonta a circa un milione di euro.

 

Un colpo eseguito con destrezza, sicuramente da tre malviventi esperti, su cui ora gli inquirenti stanno indagando a tamburo battente. Per ricostruire il puzzle e stringere il cerchio sull’identità dei tre, i carabinieri del nucleo operativo di Viterbo, coordinati dal sostituto Massimiliano Siddi, titolare del fascicolo, stanno incrociando quanti più dati possibile. Dalla presenza di impronte, ai filmati delle telecamere, dai racconti dei testimoni a eventuali tracce lasciate dai rapinatori. E, ovviamente, l'auto ritrovata, su cui sono in corso accertamenti.

 

Le indagini procedono con massimo riserbo. Quel che è certo, come detto, è che l’assalto al portavalori su cui viaggiavano i due vigilantes della Securpol è stato organizzato nei minimi dettagli da professionisti del crimine. Sono le ore 18 circa. I due vigilantes, all’improvviso, si vedono tagliare la strada da un’auto da cui poi scendono, armati e col volto coperto, tre soggetti che, come prima mossa, piazzano con lo scotch un pacchetto sul portavalori e gli intimano di scendere, altrimenti sarebbero saltati in aria. I due, allora, sotto choc, son costretti ad abbandonare il mezzo, consegnare le armi in dotazione e lasciare che i tre svaligino il portavalori prima di scappare a tutta velocità. Per poi abbandonare l'auto poco dopo.

 

Ma non c’era nessuna bomba, solo un bluff per spaventarli. Era plastilina, come hanno poi verificato gli artificieri subito arrivati sul posto insieme a carabinieri, vigili del fuoco e polizia stradale. La strada è stata chiusa al traffico per quattro ore. I due sono subito stati sentiti dagli inquirenti, ma secondo quanto si è appreso, la rapina sarebbe avvenuta in una manciata di minuti e, soprattutto, i tre avrebbero parlato lo stretto necessario. Poche parole, solo per farsi capire al volo dai vigilantes. Proseguono gli accertamenti del caso da parte dei carabinieri.




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