ANNO 25 n° 116
Rinuncia a fare gol con un avversario a terra
Gesto di fair play di un giocaore del Carbognano United: avrebbe vinto la partita
24/01/2013 - 20:39

VITERBO -  Ha rinunciato a un gol perchè un avversario era in preda ai crampi. L'episodio di fair play è avvenuto lo scorso fine settimana al secondo minuto di recupero di una partita di serie D di calcio a 5 (torneo provinciale). Protagonista del gesto, che ricorda quello di Paolo Di Canio nel 2000 durante Everton - West Ham di Premier League, è un giocatore del Carbognano United Stefano Carosi (24 anni): è il minuto 32 del secondo tempo di Castel Sant’Elia – Carbognano, secondo e ultimo di recupero concesso dall’arbitro. La squadra ospite ha raggiunto il pareggio (7-7) una manciata di secondi prima. Ma proprio nell’ultima azione della gara, Carosi si ritrova solo davanti alla porta sguarnita dei padroni di casa quando si accorge che a metà campo è a terra colpito da crampi un avversario.

Basterebbe semplicemente appoggiare il pallone in rete e invece lascia perdere e rinuncia ad un gol praticamente fatto. Un gesto di fair play che non può non essere segnalato (così come ha fatto l’arbitro dell’incontro nel suo referto) in un’epoca in cui di calcio a tutti i livelli si parla solo a proposito di faccende che ben poco hanno a che vedere con i valori più veri e profondi dello Sport, quello scritto rigorosamente con la maiuscola.

''E' stato un gesto istintivo - commenta Stefano Carosi - mio fratello ha recuperato palla e mi ha lanciato in profondità ma lui no poteva vedere che c'era un uomo a terra perchè era di spalle. Io invece ho osservato l'azione e mi sono reso conto che c'era un avversario per terra. Non ho capito  se si trattava di crampi o se si fosse infortunato, quindi ho pesto che fosse giusto non continuare l'azione e ho buttato via la palla''.

E’ vero, il Carbognano non ha portato a casa la vittoria, ma di certo tutti i protagonisti del match hanno ricevuto un regalo che non ha prezzo e che riconcilia con la passione per il calcio. Stefano Carosi ha compiuto un’azione che raramente si ha il piacere di riscontrare sui campi di gioco. Probabilmente, il fair play di Carosi non avrà la risonanza mediatica che ebbe il “non gol” di Di Canio, ma il suo comportamento va ugualmente elogiato e additato come esempio soprattutto per i più giovani che si avvicinano a questa disciplina con entusiasmo e tanti sogni.

''Mancavano 20 secondi - sottolinea Carosi - e con quel gol avremmo vinto la partita. Ci avrebbe fatto davvero comodo il successo. Ma io mi ritengo una persona onesta sia in campo che fuori. La mia squadra disputa un campionato di serie D e in queste categorie succede di tutto. Sono sicuro che se avessi segnato sarebbe successo il finimondo, ma ribadisco che l'onestà paga sempre. Spero che questo mio gesto venga apprezzato, perchè è un gesto vero. Gioco al calcio da quando avevo cinque anni e lo faccio solo per divertirmi senza altri scopi''.  

''Il gesto di Stefano – commenta il delegato provinciale di Viterbo della Figc Ermanno Todini – è stato splendido e rappresenta un vero e proprio atto d’amore  verso il calcio. A nome di tutti gli sportivi della nostra provincia, intendo rivolgergli un doveroso ringraziamento e un pubblico elogio. Sono queste le azioni che ci riconciliano con l’essenza di quello che continuiamo a considerare il gioco più bello del mondo''.




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